Serie B

Maria Carollo: “Con l’Infinity una nuova fase. I miei 30 anni? Vorrei festeggiarli con una vittoria”

La beffa ad un secondo dalla fine. Esattamente come accaduto nella passata stagione, quella contro la Polisportiva si rivela una trasferta che non porta punti. Ma l’Infinity Futsal Academy ha tanto da cui ripartire: in primis, il rientro di Maria Carollo, che ha definitivamente archiviato l’infortunio al ginocchio dello scorso 8 dicembre, in cui contro la PSB Irpinia ha rotto il crociato anteriore.
“Prima c’erano state una distorsione alla caviglia, una al ginocchio e a seguire la definitiva rottura. Per motivi di lavoro, l’operazione è arrivata soltanto a marzo – ci spiega – ma ora eccomi qui. Le mie sensazioni? È stato molto piacevole ritrovare l’ansia da pre-partita: quando sai che dovrai affrontare un lungo stop, è come se tutto si appiattisse ed entrassi in una sorta di letargo. Sai che non dipenderà da te, quindi vivi la gara diversamente. Quelle “farfalle” sono state un chiaro segno di ricoinvolgimento, in tutto e per tutto”.

È mancato (e per un pelo) solo il risultato, ma la prestazione collettiva non preoccupa assolutamente.
“Vincevamo 2-0 e abbiamo tenuto il pallino del gioco fino a gran parte del secondo tempo, poi – un po’ il campo molto piccolo, un po’ alcuni episodi – hanno permesso alla Polisportiva di rientrare in gara, ma è stata solo inesperienza da parte nostra. Anche con il Vip della promozione ricordo di essere uscita malconcia da lì, insomma sapevo che sarebbe potuta andare in un modo o nell’altro. E poi sono del parere che uno schiaffo morale, soprattutto se incassato contro una squadra che sappiamo avere caratteristiche ben diverse sulla carta, possa avere la sua utilità, soprattutto nei confronti di un gruppo giovane come il nostro”.

Un gruppo chiamato subito a reagire perché all’orizzonte c’è la coppia di testa made in Sardegna (Mediterranea-Athena Sassari), più il Pero.
“Sono convinta – carica Carollo – che giocare contro avversari forti ed organizzati sia sempre uno stimolo in più: non partire da favorite ti permette di giocare con serenità. Ci divertiremo e poi vedremo cosa sarà successo, consapevoli che nessuno ci punterà il dito addosso e ci sarà solo da imparare”.
Anche Maria, che pur ha già calcato i palcoscenici della massima serie e ha alle spalle un lungo curriculum sportivo, continua ad assorbire tanto di quel che la circonda.
“È come se fossi tornata adolescente, perché sono in una nuova fase della mia carriera sportiva con più consapevolezza. Ho idealmente suddiviso il mio percorso in cicli pluriennali: 5 stagioni fa – racconta – mi sono rotta per la prima volta il crociato del ginocchio sinistro e poi mi sono ritrovata a vincere inaspettatamente i playoff promozione che hanno portato il Padova in serie A. Le brutte esperienze vengono generalmente ripagate da grandi soddisfazioni. Spero che questo sia davvero un nuovo inizio, così – sorride – per cinque anni non dovrò pensarci più. Scherzi a parte, in estate, ho dovuto fare un passo indietro per necessità personali, non sempre quello che vogliamo è ciò di cui abbiamo bisogno, ma so che da questa fase di transizione potranno arrivare tante cose belle: il 19 novembre, ad esempio, compirò 30 anni e mi piacerebbe festeggiarli con una vittoria. Non per il Pero in sé, ma perché il nostro girone è difficilissimo a livello di pronostici ed ogni domenica potrebbe essere determinante per il raggiungimento di determinati obiettivi: se per puntare ad un lungo percorso in campionato, serviranno mezzi molto importanti, la Coppa Italia potrebbe essere un traguardo più alla portata. Pochi giorni e gare secche: una competizione perfettamente in linea con l’imprevedibilità di questo campionato”.

Foto copertina: Federica Arca

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