Serie B

Natasha Barban, una sfida da vincere con l’Infinity: “Migliorarci ogni giorno”

Barban

Quello che era iniziato in maniera piuttosto atipica – Natasha Barban ha portato Melissa ad un allenamento a sorpresa, senza specificare quale fosse la squadra – è diventato ormai un progetto bastato sulla continuità e sulla consapevolezza. “Anche da parte di mia sorella”, se la ride la gemella venuta al mondo due minuti prima dell’altra. “Con l’Infinity è nato un legame speciale, tanto che a fine anno non mi è stata neanche fatta la fatidica domanda: era chiaro che avrei confermato”.

“Play” e poi subito “pause” per il consueto turno di riposo che per le biancazzurre è capitato alla seconda giornata. “Non mi piace molto dovermi subito fermare, ma in questo caso è uno stop congeniale perché mi permette di avere tempo di recupero dopo un piccolo problema muscolare avvertito in partita. Presenziare all’allenamento senza poter partecipare attivamente è brutto, stiamo davvero tanto bene tra noi. Credo che quella dell’Infinity sia una qualità rara: chiunque arrivi, si sente subito parte della famiglia. È stato lo stesso per me e Melissa, che ci siamo subito ritrovate coinvolte nel gruppo e così è stato per tutte le nuove. E a proposito di nuove, i miei complimenti per Santini e De Sanctis per la convocazione con la Nazionale: saremo le prime a tifare per loro”.

Così felice di stare con le compagne dell’Infinity da desiderare trasferte ancor più lunghe.
“Mi rendo conto che sia un parere in controtendenza – ride – ma i viaggi per il futsal sono stati i momenti più belli della passata stagione per me: c’è condivisione maggiore, hai tempo per raccontarti qualcosa in più e questo secondo me aiuta anche in campo. C’è la parte goliardica, come se fosse una gita, ma poi si cambia registro e si fa sul serio: ci concentriamo, lottiamo per un unico obiettivo”.

E il derby d’esordio con l’Hurricane è stato solo un antipasto di cosa sia capace l’Infinity quando gioca con la giusta determinazione.
“Avevamo voglia di ripartire bene. Sapevano cosa fare e lo abbiamo fatto seguendo tutto alla lettera. Ora c’è la Polisportiva e come al solito – sorride di nuovo – non ho “studiato” nulla: mi sento meglio se ho la testa libera da informazioni, in realtà mi piace concentrarmi solo su di noi e sulle nostre possibilità di miglioramento. Rimanere allo stesso livello dell’anno scorso sarebbe una sconfitta, ormai sappiamo tutte che oltre quel sesto posto c’è molto altro e vogliamo assolutamente provare a fare di più. La sfida è con noi stesse: vogliamo superarci”.
Ma, in fondo, è anche personale.
“Se ripenso ai 5 gol segnati e al rendimento generale, posso dirmi positivamente stupita dalla mia prima stagione nel nazionale, eppure punto a fare di più: a livello tattico riparto dal lavoro già assimilato e in più ho acquisito sicurezza. Melissa? A volte non capisce quante capacità abbia e si butta giù, ma sta migliorando su questo: deve capire che è la mia forza. Se la vedo grintosa, mi viene voglia di fare il doppio per darle una mano”.

 

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