“E sono ancora qua, eh già”. È la prima frase che ci viene in mente quando parliamo di (e con) Lorena Turetta. Conosciamo bene, infatti, i suoi numerosi tentativi di lasciare il futsal, quel che non conosciamo è invece l’intensità del richiamo esercitato dall’Infinity Futsal Academy. Fatto sta che finisce sempre nello stesso modo: una sorta di legge dell’attrazione per cui energia attira altra energia. E le due parti si ritrovano puntualmente nella preparazione di inizio anno.
“Ho provato il padel, è carino mi sono divertita. Ma credo che il suo momento non sia ancora arrivato – scherza Lorena -. A volte ho alti e bassi, certi giorni sono così stanca mentalmente che preferirei stare a casa a riposarmi, ma poi vado all’allenamento e quando esco dal campo sto molto meglio. Sinceramente mi sento ancora bene: non so se sia perché siamo solo all’inizio – sorride – comunque spero di poter confermare la risposta anche più in là”.
Tutto contribuisce a questa serenità: l’atmosfera in allenamento, le dinamiche di un gruppo cambiato ma già in equilibrio e la partenza più che positiva in un derby che l’anno scorso aveva creato più di qualche grattacapo.
“Il risultato contro il Futsal Hurricane ci ha messe sicuramente di buonumore, tanto dell’entusiasmo che c’è viene però dal tempo precedente alla gara. È una sfida continua: con Verdù e De Sanctis abbiamo rafforzato il reparto portieri, lo zoccolo duro è una certezza e c’è stato poi l’ingresso di giovani promesse (la 2000 Santini, per esempio, ha già realizzato doppietta all’esordio, n.d.c.). Avere una rosa ampia è un vantaggio in termini competitivi, specie ora che giochiamo su un campo gigante come il PalaSport di Tombolo: non so – sorride ancora – se sia un bene ritrovarsi a correre tanto a 40 anni, ma dall’altra mi sento libera di chiedere il cambio con più frequenza. Mi fido ciecamente di ogni compagna: la convocazione della domenica non è scontata. Tutto va guadagnato, un po’ come nella vita”.
E mentre il resto della Serie B si prepara per la seconda giornata, l’Infinity si riposa. Domenica dell’anno che per Turetta coincide con la solita gita in montagna: fresco e aria pura aiutano a schiarirsi le idee, ma quando si parla di squadra per Turetta ogni obiettivo è già ben delineato all’orizzonte.
“Se nella passata stagione abbiamo un po’ sofferto, quest’anno dobbiamo cercare di prenderla in maniera diversa: sia a livello di gruppo che a livello di squadra ci viene richiesto un miglioramento e noi stiamo lavorando su questo senza paura. Personalmente mi sono ripromessa di dare il massimo, sperando che questo porti con sé anche il raggiungimento dei playoff: tra una stagione meno stressante ma con possibili rimpianti e una più lunga ma con la prospettiva di giocare per qualcosa di importante, io preferisco di gran lunga la seconda. Insomma, di smetterla è meglio non parlare più: ormai – chiude con un risata – neanche io ci credo, finché non vedo”.
