L’idea era quella di fermarsi. Far scivolare via le scorie lasciate dal Rovigo Orange e poi, eventualmente, ripensarci. Ma alla fine Chiara Bassi non ha resistito e “Ops, she did it again”: di nuovo sul campo, nella veste di vice-mister dell’Athena Sassari, in cui una buona parte delle neroarancio (Da Rocha, Moresco, Dos Santos e Gava) si è trasferita in estate.
“Non ho accettato di sedermi a tavola con nessuno, solo una società maschile aveva destato la mia curiosità, ma quando mi ha chiamata Ardito non ho potuto dire no. Primo perché è una persona che lo merita e secondo perché sarà un impegno non eccessivo, di supporto a mister Floris: più che altro sarò operativa sulla terraferma, aiutando la squadra in trasferta”.
CAMPIONATO AL VIA – Campionato al via il prossimo 15 ottobre e per Bassi non è difficile immaginare che tipo di percorso sarà.
“La riforma ha sicuramente alzato la Serie B perché tante giocatrici, chi per motivi personali e chi perché la società di appartenenza ha dovuto gestire il limite delle 5 straniere, è scesa di categoria. Faccio qualche nome: Da Rocha, Giuliano, Marino, Cenedese, Mascia. Con un quintetto così si potrebbe competere in alto anche nella massima serie – sorride -, di conseguenza vedremo tante partite di altissimo profilo”.
DERBY – Esordio con derby per l’Athena Sassari che attende la visita della Jasna.
“Una squadra ben allenata dall’ottima Argento, con ambizioni chiare e che si conosce da tempo, al contrario nostro che del gruppo dell’anno scorso abbiamo solo mister Floris e Francesca Fadda. Per quanto ci riguarda, sarà inevitabilmente una stagione di costruzione, in cui chi approccia la categoria avrà la possibilità di crescere e chi ha già esperienza ne maturerà ancora di più. Quanti gol farà Da Rocha? Dico 25, ma solo perché dovrà giocare per la squadra: se dovesse farli tutti lei, allora l’Athena Sassari avrebbe un problema strutturale di gioco”.
E quindi eccola quell’adrenalina che torna: la preparazione alla gara, il sabato di vigilia e poi l’arrivo al palazzetto che fa battere il cuore sempre un po’ più forte.
“Dopo 15 anni con gli stessi colori, sarà strano tornare in panchina con un’altra maglia. Ma è anche giusto andare avanti, sperimentare, concentrarsi su nuovi obiettivi. Se mi guardo indietro, so solo che mi sono divertita un sacco ed è una fortuna poter fare sport divertendosi. L’Athena mi ridarà quella leggerezza, che non significa fare le cose superficialmente, ma vivere quello che in fondo è pur sempre in gioco con una sana passione. E’ per questo che a volte si continua anche dopo aver detto basta…”.