Alejandra Argento, week-end di sfide con Jasna e Vicenza Calcio Amputati

Week-end dalle mille emozioni per mister Alejandra Argento, che sabato se la vedrà contro la prima in classifica alla guida della Jasnagora e – sempre nello stesso giorno – con la Vicenza Calcio Amputati affronterà la seconda forza del campionato. Più impegni, più stimoli, più divertimento: l’ha vista sempre così l’argentina che, anche da giocatrice, ha sempre preso tutto di petto.
“Proprio così – conferma Argento. – Purtroppo la categoria ci porta ad avere poche gare con un tasso tecnico-tattico molto alto, per cui non vediamo l’ora di scendere in campo e dare tutto quel che abbiamo contro una squadra che viene anche da una finale di Coppa in cui ha dimostrato tutto il suo valore. Abbiamo avuto due settimane di stop e questo ci ha aiutato a caricarci ancora di più. Sono molto fiera del percorso svolto da ognuna delle ragazze: in ogni gara fino ad oggi, siamo riusciti ad utilizzare tutte e 12 le calcettiste in lista e ad avere un’ampia rotazione. Sicuramente un risultato positivo ci aiuterebbe a posizionarci in piazza d’onore tenendo fede ai dati di miglior attacco e miglior difesa che ci vedono già seconde a livello generale: abbiamo perso punti per strada dovuti al percorso di crescita sia personale che di gruppo, ma mi posso permettere di dire che non ci pesano. Doveva succedere e nulla accade per caso. Affronteremo le prossime gare come abbiamo sempre fatto: con grande sacrificio, determinazione e tanta voglia di competere”.

Argento vs Presto, due allenatrici a confronto: un segnale importante per tutto il movimento.
“E’ stato bello vedere la stessa situazione in Final Four (Santoni/Presto) ed è bello sapere che ogni anno si vedono più donne in questo ruolo, anche nelle categorie maschili delle più svariate discipline. A volte si tratta più di figure di supporto che di head coach, ma c’è comunque tanta presenza: questo è dovuto alla professionalità e alla passione che abbiamo, oltre che alla disponibilità di quei dirigenti che – pur potendo scegliere uomini di grande talento nella gestione di una squadra femminile – ci aprono la porte, mettendoci alla prova e dandoci la possibilità di dimostrare con i fatti ciò di cui siamo capaci. La lotta per la uguaglianza continuerà sicuramente, ma è come nella vita: nessuno ti regala niente, tutto va guadagnato e l’unico modo che abbiamo è avere le idee chiare una volta entrate in gioco”.
Non solo una donna al timone di un gruppo di donne, ma Alejandra – come detto – è anche una donna alla guida di una realtà maschile, la Vicenza Calcio Amputati bi-campione d’Italia.
“Al di là dell’esperienza, è stata importantissima la formazione: io mi sono appoggiata ad una Coach Sportiva, una figura societaria imprescindibile all’interno di grandi club e aziende, che mi sta dando una grossa mano e che consiglio a tutti. Steva Jobs aveva perfettamente ragione: “le grandi cose nel business non vengono mai da una singola persona, ma da un team di persone”.
E proprio con i biancorossi arriva “un’altra botta di adrenalina, alle 11 del mattino, contro lo Sporting, formazione a pari punti ma rispetto alla quale abbiamo una migliore differenza reti: si sono rinforzati con 3 spagnoli e 2 francesi e per una serie di motivi prenderanno il nostro posto in Champions, ma adesso siamo al completo con il recupero di due giocatori post Covid e il rientro già da tempo del nostro caro Francesco Messori (capitano e fondatore della Nazionale, n.d.c.), e abbiamo il sostegno di tutta la curva Sud del Vicenza. Ora inizia la salita, ma sono stati proprio questi ragazzi ad insegnarmi a scalare con determinazione e tenacia”.
Squadre diverse con uno stesso obiettivo.
“C’è un rivale pronto a darci filo da torcere dall’altra parte quindi il risultato non dipenderà mai solo da noi, ma la realizzazione di noi stessi quella sì, sarà tutto merito di quel che noi riusciremo a fare ed è l’unico aspetto che mi interessa: arrivare il più lontano possibile, gareggiando ognuno al massimo delle proprie potenzialità”.

Foto: Elena Accardi