Serie A

Diana Santos e la Coppa: “Ognuna può fare la differenza, ma è insieme che saremo più forti”

Prova generale di Coppa Italia più che attinente per il Bitonto che incontrerà due volte di fila la Vip, prima in campionato e poi in Final Eight, nella gara d’apertura di una kermesse alle leonesse tanto cara.
“E’ un sorteggio tutto sommato positivo, ma – sottolinea Diana Santos – l’attenzione deve rimanere altissima. Le venete non verranno qui per fare una passeggiata e allo stesso modo non entreranno già battute nei quarti. Non dimentichiamo, poi, che in Liguria si tratta di una partita secca e la semifinale fa gola tanto a loro quanto a noi. Il ruolo di campionesse? È vero che abbiamo la coccarda sul petto, ma non possiamo pensare a questo. Il 18 aprile inizia un altro percorso, più lungo e più difficile, per cui dobbiamo rimanere con i piedi per terra e giocare tutte insieme. Non sono solo le 5 in campo ad essere importanti, ognuna di noi può fare la differenza e anche i tifosi avranno un compito fondamentale che è quello di sostenerci. Ciò che davvero potrà portarci lontano è solo l’unione: siamo una squadra forte, ma tutte insieme lo siamo ancora di più”.

Così forti che basterebbe la vittoria di domenica per il primato matematico in regular season.
“Ovviamente sarebbe qualcosa di bellissimo perché è stata una lunga corsa nella quale abbiamo messo tanto impegno. Siamo lassù per merito e questo non può togliercelo nessuno, ma sappiamo tutte che il vero campionato inizia con i playoff ed è lì che dovremo dimostrare lo stesso atteggiamento e la stessa voglia di vincere. Stiamo andando bene, ma – rimarca Diana – il pareggio col Montesilvano ci ha fatto capire che si può lavorare ancora di più: se ripenso al primo tempo, credo sia stata la nostra miglior prestazione da quando siamo in Serie A, mentre nel secondo abbiamo avuto distrazioni che fortunatamente possiamo mettere a punto prima della Coppa”. Il piede di Diana è invece già perfettamente calibrato, come dimostra il gol da cineteca in occasione del momentaneo 3-0. “Ci avevo già provato un paio di volte da quella distanza, alla terza ci sono finalmente riuscita”, prova a spiegare prima del “tackle” di Tampa. “La verità è che non voleva correre e allora ha buttato la palla avanti sperando che entrasse… e ha fatto bene – ride – perché neanch’io volevo correre”.

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