Applausi sì, punti no. La storia è di nuovo quella per un’Audace Verona che, nonostante il ko col GTM Montesilvano, non può che essere fiera di quanto visto domenica, e in generale nelle ultime settimane.
“Buon gioco e costruzione tattica sono sicuramente gli aspetti più positivi della nostra prestazione – analizza il match la giovane Elena De Cao – mentre la concretizzazione rimane ancora un punto su cui lavorare: i pochi gol trasformati rispetto al numero di azioni create, finiscono per penalizzarci. Ma la verità è che vedo la squadra sul pezzo e questo è molto importante alla vigilia di una gara che per noi vorrà dire molto”.
Praticamente una sfida-salvezza quella contro l’Atletico Foligno, forse una delle formazioni più in forma del momento, avanti di un punto in classifica rispetto alle rossonere.
“Le ho seguite anche nell’anticipo con la Lazio ed è stata una partita incredibile, con continui botta e risposta. Credo sia una squadra che ha dimostrato di avere tanto carattere, che va spesso sotto ma che è capace di combattere per risalire e con tanto spirito di gruppo. Sarà durissima perché entrambe abbiamo avuto un percorso di crescita evidente, ma solo il campo potrà dirci chi sia maturato di più: all’andata abbiamo vinto, ma quella giornata è in un cassetto e non ci pensiamo più. Siamo talmente cambiate che è cose se fossimo altre giocatrici, da una parte e dall’altra”.
Esamone Foligno all’orizzonte, ma ancor più importante sarà lo spareggio della settimana prossima contro la VIP che mette in palio l’ambitissimo pass per la Final Eight di Genova.
“Andremo lì con una voglia matta di giocare e vincere, anche perché partecipare alla Coppa sia con la prima squadra che con l’Under 19 sarebbe incredibile per me. Contro la loro formazione giovanile ho vissuto una giornata magica (6-0 interamente confezionato da lei, n.d.c.) e spero che possa esserlo anche la prossima con le grandi”.
D’altronde De Cao, a quota 7 centri in Serie A, ha già colpito due volte nel derby.
“Dopo la pausa natalizia, ho passato un momento un po’ difficile: cambiando mister è cambiato anche il nostro futsal e ho dovuto imparare tanto, in poco tempo. Più volte ho pensato che non ci sarei riuscita, ma la mia voglia di giocare è stata più forte di qualunque cosa, tanto che – un po’ con l’aiuto delle compagne e un po’ per fattori esterni – sono tornata a riprendermi spazio, con un minutaggio anche superiore rispetto a quello che mi sarei aspettata. Ora mi sento bene e spero di poter contribuire ad un traguardo storico. Un’eventuale Coppa anche con la A? Credimi, ho i brividi solo a pensarci”.
Foto: Federica Arca (Audace Wave)
