Serie B

La Dorica Torrette reagisce tardi ed esce dalla Coppa

Dorica Torrette

Domanda troppo filosofica forse per un lunedì, ma quanto mai necessaria dopo il 5-3 contro l’Atletico Chiaravalle che ha estromesso la Dorica Torrette Femminile dalla Coppa Italia di serie A2. Ancora una volta un black out iniziale, che ha visto le Doriche subire colpi a ripetizione fino ad arrivare quasi al k.o. prima di ripartire con una reazione veemente che però non è bastata per superare l’ostacolo.

In realtà le Doriche iniziano bene e nei primi 5 minuti di gioco effettivo arrivano almeno 3-4 volte a tu per tu con Fakaros, mangiandosi gol già fatti. L’ultimo tocco, sempre lo stesso problema.
Quando però ti capita di sprecare tanto con una compagine del rango dell’Atletico, al secondo posto in classifica generale, finisci per farti male. Molto male.

Tra il 6’ e l’11’ minuto il Chiaravalle cala il poker: Caciorgnia, Magnanti, Diaz e Fattori si fanno un sol boccone di una Dorica distratta e sprecona. Che sembra incapace di reagire . Per fortuna, sembra. Perché come la leggendaria fenice, la Dorica proprio nel momento più difficile, si scuote e reagisce. Cerca di rinascere dalle sue ceneri.
Portabandiera di questo ritrovato carattere, con la sua grinta e voglia di lottare è capitan Simona Anselmi: un esempio da far vedere alle più piccole, mai doma.
Sui suoi piedi nel corso della partita si trovano alcune delle palle più pericolose: vero, non le mette dentro tutte, ma c’è. Sempre. E anche se questo non vale quanto un gol, le fa comunque meritare oggi il nostro applauso convinto. Anselmi dicevamo, autrice della prima rete delle Doriche al 17’.
Un’esultanza rabbiosa la sua, che da la carica alle compagne, tanto che non passa neanche un minuto prima che Sharon Di Sanza accorci le distanze, firmando da fuori area il 4-2.
Prima di arrivare al termine dei 20′ effettivi, c’è tempo per due clamorose occasioni, ancora sui piedi di Anselmi e Di Sanza, che a porta praticamente vuota sparano però fuori dal bersaglio grosso.

Il secondo tempo è un bell’arrembaggio, a volte sicuramente un po’ confusionario, ma con grinta, energia e qualità.
Peccato però che la musica sia sempre la stessa: un abisso tra le occasioni avute e quelle concretizzate. Un gap che fa la differenza tra vincere o perdere una partita.
Eh sì che il gol di Clara Pereira in apertura, dopo appena 1’, aveva fatto sperare in un lieto fine per le Doriche.
Quando mancano 8’ alla fine, Mirco Massa si conferma un temerario e mette il portiere di movimento: bisogna vincere e lui vuole provarle tutte.
L’Atletico Chiaravalle è in difficoltà su questa mossa, ma le occasioni create non si concretizzano: due almeno quelle davvero da spingere dentro.
Non ci si riesce però.
E così le speranze delle Doriche si infrangono sull’ultimo 1 contro 1, quando Anselmi a tu per tu con Fakaros non riesce a superarla e buttarla dentro.
Sulla ripartenza Brutti trova una prateria davanti e insacca il 5-3 finale.

A fine gara le sensazioni sono contrastanti. C’è tanto rammarico per quella che appare come un’occasione buttata via, per i troppi errori e per le distrazioni che hanno portato a perdere una partita in soli 5’. C’è la soddisfazione di poter dire che queste ragazze sanno reagire e lottare.

Ora resta da decidere: chi volete essere, ragazze?

Ufficio Stampa

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