Serie A

Giu De Marco tra miraggio, sogno e realtà: “Tornare in campo è bellissimo”

de marco

Ci sono momenti nella carriera sportiva in cui tutto sembra portare alla “fine ultima”. Succedono spesso quando si incappa in una serie di infortuni che fiacca non solo il corpo ma anche il morale. La differenza tra tornare in campo e abbandonare i sogni di futsal risiede, nella maggior parte dei casi, nella determinazione personale. La garra, l’attituide, chiamatela come volete, ad affrontare un periodo buio lavorando con la consapevolezza che la luce è ad un passo da te. E’ proprio quello che è accaduto a Giuseppina De Marco. “Ritornare in campo era ormai un miraggio per me – spiega la calcettista in forza alla Femminile Molfetta –

Prima di questo infortunio, che mi ha tenuta lontana dal campo per un mese, ne ho subìto un altro, altrettanto lungo come tempistiche e dal quale sono rientrata prima dello stop di Natale. Quindi è stato un periodo molto difficile, perché sono riuscita a disputare, dopo il primo infortunio, solo l’andata contro il Verona ed ora sono rientrata contro il Pelletterie”. Più bassi che alti quindi ma il duro lavoro e l’impego hanno riportato Giu De Marco, così come è solita essere chiamata, in campo in tempo per la gara di andata del turno di qualificazione di Coppa Italia.

“Ritornare mi scaturiva molta ansia – racconta la numero 7 – Se da una parte non vedevo l’ora di rientrare, dall’altra avevo molta paura di sbagliare. Però come primo approccio alla gara posso ritenermi soddisfatta. Di alcune cose almeno. Per altre, invece, devo farne un punto di partenza, dal quale continuare a crescere”.

Non è comunque semplice trovare le forze per affrontare un cammino arduo e impervio come quello del rientro da un infortunio. Per De Marco però, gli stimoli non sono mai mancati. “La motivazione l’ho trovata dentro me. -Afferma perentoria – Ho lottato tanto per arrivare fin qui e certamente non sarebbe potuto essere un infortunio a trattenermi e fermarmi mentalmente e fisicamente. Il sostegno più forte è sempre la mia famiglia, in particolar modo i miei genitori e la mia insostituibile sorella. Mi hanno supportata davvero tutti i giorni.

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Ma devo un grazie anche alla società, perché mi ha sostenuta davvero tanto. Ha seguito meticolosamente le mie cure e il nostro preparatore atletico mi ha rimessa, e continua a farlo, nelle migliori condizioni fisiche possibili. Posso tranquillamente affermare di non essere mai stata sola. Questo ha fatto la differenza”. 

Tanto è vero che il gol che ha riaperto i giochi contro il Pelletterie nel turno di Coppa porta proprio la firma di De Marco. “Un’emozione indescrivibile – racconta – Ha dato una bella risposta alle mie mille domande. Ma non avrei mai riaperto i giochi senza il duro lavoro delle mie compagne, quindi bisogna fare i complimenti soprattutto a loro”.

Si condivide tutto. Gioie e dolori. Responsabilità e meriti. E domenica sarà di nuovo futsal, di nuovo Pelletterie. Questa volta in campionato. “Mi aspetto di arrivare sempre più in alto, in campionato e coppa, perché la nostra squadra non smette mai di lottare – assicura De MArco – Per questo sono sicura che già quella di domenica sarà una gara diversa. Credo che il pareggio in Coppa ci sia stato abbastanza stretto, nonostante la consapevolezza che contro il Pelletterie sia sempre difficile. Abbiamo lavorato  sugli errori commessi, per evitare di compierli nuovamente, per migliorare ancora e per aggiungere 3 punti alla classifica”.

Sogna in grande De Marco, che non vuole fermarsi mai. “Il sogno più grande, da quando ero una bambina, era militare in serie A, segnare in serie A e arrivare alla nazionale. Quindi ad oggi posso dire di averli realizzati tutti. Sto lavorando per realizzarne di nuovi e più grandi. Sto lavorando per il futuro”. 

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