Serie A

Paolo Vannini al vetriolo: “Abbandonati per ragioni politiche. Ora cerco un altro progetto”

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Dal diritto di disputare la Serie A con La 10, portando la città di Livorno nella categoria più alta tra tutti gli sport praticati in zona, alla totale scomparsa del club giallonero dal futsal femminile, una scelta praticamente obbligata dalla mancanza di aiuti economici. Questa la triste parabola alla quale Paolo Vannini, mister delle due promozioni consecutive – non riesce a rassegnarsi.

“Sono estremamente arrabbiato – sbotta -. Il comune di Livorno ci ha visti sempre come uno sport minore, dando lustro a chi porta voti, in buona sostanza. Hanno avvantaggiato il basket di B e il calcio di Serie D, perché più seguiti. Una questione politica e non di meritocrazia. Perciò sono indignato: tante promesse, premiazioni, feste in grande, ma alla fine ci siamo ritrovati a ringraziare sempre i soliti sponsor che si erano riconfermati e avrebbero fatto anche sforzi in più per questa benedetta Serie A. È una vicenda che non mi darà pace per diverso tempo”.

Prima la vittoria della Coppa toscana, poi il raggiungimento della semifinale di Coppa Italia regionale e prima ancora la conquista della Serie A2, categoria nella quale La 10 ha raggiunto anche la finale di Coppa Italia. La parte più bella, però, doveva ancora arrivare: quei playoff vinti in provincia di Napoli che hanno spalancato le porte della categoria regina.

“Per questo l’amaro in bocca è tanto. Mi dispiace anche per mio figlio Manuel, che ho fatto innamorare di questo sport nel quale mi ha seguito a capofitto e che ha rafforzato la nostra unione. Ora anche lui è molto deluso, ma bisogna andare avanti. Voglio solo ribadire che non abbiamo un euro di debito e il nostro passo indietro è stato fatto proprio per rimanere fedeli alla nostra politica. Siamo rinarti in bilico perché Ghiselli – persona d’oro – non ha voluto arrendersi, pur lottando contro i mulini a vento. Purtroppo è andata così e ora mi rimetterò sul mercato. Ho frequentato il corso per allenatori a Coverciano (Licenza A), sono tornato a casa con un bagaglio molto più grande e ho conosciuto persone con le quali ho condiviso tanto. Ora manca solo la tesi, nel frattempo – appena inizierà la liga spagnola – andrà ad approfondire le mie conoscenze sul posto, perché di imparare non si smette mai. Mi dispiace uscire da La 10 (che continuerà nel regionale maschile, n.d.c.), ma è il femminile il mondo che mi appartiene, perciò ho declinato diverse proposte. Il futuro? Ho ancora bisogno di metabolizzare quanto successo. Spero anche che tutte le ragazze, alle quali sono legatissimo, possano sistemarsi in fretta. Io ora sono libero e mi prenderò del tempo per valutare. Mi auguro di trovare un progetto sano e che mi faccia togliere altre soddisfazioni, ma le fondamenta dovranno essere solide”.

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