Serie B

Nanà: “Tanti ostacoli superati, con la Nox Molfetta un nuovo inizio”

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38 candeline spente proprio oggi (buon compleanno da tutta la redazione di AGS) e lo spirito di una ragazzina. Fernanda Borzuk de Lima, per tutti Nanà, sta vivendo la sua seconda giovinezza con la maglia della Nox Molfetta. Solita grande mole di gol, assist geniali e quel sorriso che ha fatto breccia nel cuore di chiunque, soprattutto delle giovanissime della Nox che la vedono come un punto di riferimento. Aveva più o meno la loro età, Nanà, quando ha iniziato a giocare a Londrina nella squadra del fratello gemello: è sua madre convincere il mister e così, da spettatrice agli allenamenti, quella bimba prodigiosa può finalmente iniziare a giocare a futsal.

“Sono stata la prima ragazza della mia città (Londrina, n.d.c.) a far parte di una squadra mista – ha raccontato in una lunga intervista a il Fatto (Molfetta) -. Quando ho iniziato, a livello agonistico, la cosa ha dato fastidio a molti. Mi dicevano che intimidivo i compagni. Per fortuna ho avuto dalla mia parte la famiglia, in particolar modo mia madre, che mi ha sempre incoraggiata e sostenuta. Mi diceva: “entra, dai, fai vedere chi sei”. Credo che mia madre abbia visto in me le possibilità che non ha avuto in quanto donna. Adesso un po’ meno perché le cose sono cambiate, ma fino a poco tempo fa, in Brasile le donne dovevano stare a casa e occuparsi del marito e basta. Sono molto contenta di essere stata la pioniera della mia città, dove adesso ci sono molte ragazze che giocano a calcio a livello professionistico”.
Tante proprio nel nostro campionato di Serie A, categoria nella quale lei è arrivata a 27 anni vincendo una Coppa Italia e due Scudetti. Nanà, insomma, ce l’ha fatta. Ma nulla le è stato regalato.
“Se si vuole ottenere qualcosa bisogna lottare fino in fondo. Io ho incontrato molti ostacoli, in quanto donna. Anche se adesso possiamo fare tutto, il problema è che non veniamo trattate al pari degli uomini. La remunerazione è la prima cosa, ma potrei farti tanti esempi. Per gli uomini non è così. Passi avanti ne sono stati fatti, ma bisogna ancora lottare”.

Per un diritto, per un ideale, per un obiettivo. Come il ritorno nel gotha del futsal, ma questa volta con la maglia della Nox.
“Per me è stato un nuovo inizio, perché prima di arrivare qui non stavo giocando. Insieme abbiamo fatto un bel percorso. Non è stato semplice, ma è andato tutto bene. Siamo arrivate in Serie A2, cosa non facile per tanti motivi e adesso siamo in corsa verso la Serie A. Se una sbaglia, ci aiutiamo e ci incoraggiamo. È un gruppo. Senza gruppo non esiste la Nox».
Questo fa di Nanà una bellissima persona, oltre che una grande giocatrice.
“E’ fuori dal campo che verremo ricordati. Umiltà, correttezza e bontà. Questo è quello che rimane alla gente e io voglio essere ricordata per questo, perché sono una brava persona”.

Tanti auguri, Nanà.

Fonte: Molfetta.ilFatto
Foto: pagina Facebook ASD Nox Molfetta femminile

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