Serie B

FINAL FOUR A2 – Virtus Cap San Michele in Coppa, Antonaci: “Orgogliosa di noi”

Doppietta nello spareggio decisivo per l’accesso alla Final Four. Sarebbe il sogno di qualsiasi bomber, eppure a realizzarlo è stata Claudia Antonaci, professione portiere, dalla scorsa stagione in forza alla Virtus Cap San Michele.
“Cosa ho pensato al primo gol? Che ci fosse di mezzo un bel po’ di fortuna – ammette la tarantina con un sorriso – perché la palla è rimbalzata contro un’avversaria ed è entrata dentro contro ogni legge della fisica. Sul secondo – invece – sono andata convinta. Mi sono detta: “ora la chiudo” ed è andata esattamente così”.

Una partita ripresa con le unghie e con i denti, quando ormai sembrava completamente indirizzata sul binario della Nox Molfetta.
“Ero molto tesa perché sapevo che ci avrebbero dato filo da torcere: già sul vantaggio di Nanà ho iniziato a vedere nubi all’orizzonte e sul 3-0 per loro ero praticamente sfiduciata, ma dal primo graffio in poi qualcosa è cambiato: siamo passate da “siamo ancora vive” a “ce l’abbiamo fatta”, è stata una rimonta che ha dello straordinario”.

La storia continua e passa ora dalla kermesse di Prato: appuntamento fissato per il 1° aprile alle 17 contro il Perugia e Antonaci non vuole “scherzi” di alcun tipo.
“Anche se loro non avranno De Brito e Castagnoli, due degli elementi più forti, per quanto si possa dire che sia un punto a sfavore, il futsal mi ha insegnato che una squadra non al completo è paradossalmente una squadra più compatta e predisposta al sacrificio. Succede lo stesso a noi, quando dobbiamo fare i conti con qualche defezione: siamo pronte a tirarci su le maniche, sapendo che ognuna di noi deve tirare fuori quel 20% in più. E poi – continua Claudia – occhio al portiere Pizi: ci sa fare con i piedi ed è precisa nei rilanci. Sarà una partita tostissima, ma sono carica: con Pizi sarà una sfida nella sfida”.

Antonaci ha già respirato aria di Coppa in Serie A, ma la prima partecipazione in A2 è accompagnata da un’emozione particolare.
“Questa volta la vivrò da titolare e con un pizzico di orgoglio in più perché – rispetto a Perugia, Cagliari e Livorno – rappresenterò in Final Four un paese di 6000 abitanti e lo farò insieme ad un gruppo di sole italiane, unite da tanti anni di militanza con la stessa maglia. Per me loro sono molto più che semplici compagne di squadra”.
Praticamente un sogno, a cui manca solo la ciliegina.
“Visto che la Coppa mi sta portando bene, non mi dispiacerebbe un altro gol… – sorride – magari decisivo, così come è stato con la Nox”.

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