Serie A

Verona, l’arena di De Brito: “Ogni domenica siamo come gladiatori”

Cinque anni in Italia, una promozione in Serie A conquistata con il Purobio Noci e poi lei, l’Audace Verona. 
E’ il terzo anno per Katherine de Brito nella città di Romeo e Giulietta. E’ stato amore anche per lei, che nulla ha a che fare però con il tragico epilogo dei due protagonisti. “Dopo la promozione con il Noci, ho avuto l’opportunità di indossare la maglia dell’Audace ed ora sono tre anni che sono qui. Con questi colori, con questa società, voglio regalarmi e regalarci grandi soddisfazioni, perchè è grande il percorso che stiamo facendo e ne sono molto felice”. 

Matricola nella massima serie, le ambizioni della compagine veneta sono tutte con il segno più davanti. “Abbiamo quasi archiviato la prima parte di stagione e il bilancio, a mio avviso, è positivo. Il primo giro di gare ci ha permesso di approcciare alla Serie A e imparare molto, soprattutto dagli errori e dalle situazioni di difficoltà. Essendo tutto nuovo, sia per molte giocatrici che per la società stessa, credo che le cadute che abbiamo subito siano state piuttosto un’opportunità di crescita. Questo lo dimostra l’andamento delle singole partite da inizio dicembre ad oggi.

Stiamo crescendo, migliorando, abbiamo superato la prima fase di impatto con la categoria e stiamo cercando di portare in campo il futsal proposto dal nostro mister”. Le aspettative sono state rispettate. “Questa categoria è esattamente come me l’aspettavo: un livello molto alto con giocatrici fortissime che possono cambiare l’andamento della partita con una giocata. Ogni domenica è un’emozione diversa, intensa, ma bellissima: è come dover scendere in un’arena e fare i gladiatori in ogni partita. E’ stimolante”. 

“così è vero che in essa, come in questa, sono fioriti sempre bellissimi ingegni in tutte le professioni più rare e lodevoli” così il Vasari descriveva la città. Il tratto è quanto mai pertinente, dal momento in cui l’Audace ha inserito il capoluogo dell’omonima provincia, tra le mete se grande futsal italiano. E’ proprio qui che De Brito vuole scrivere il suo nome e contribuire al far fiorire quei bellissimi ingegni che la caratterizzano.

“Cerco e voglio fare del mio meglio per poter essere all’altezza della Serie A. Per questo mi alleno con impegno massimo. Cercando di condurre una vita da atleta, rispettando i ritmi del mio corpo con un’alimentazione sana, uno stile di vita che mi permetta di rendere al meglio. Purtroppo la situazione Covid ci ha penalizzato dal punto di vista della forma fisica, ma sono sicura che con il lavoro intenso e l’aiuto costante dello staff tecnico, recupereremo in fretta”. 

Le energie sono tutte focalizzate sul prossimo turno di campionato. Ad attendere l’Audace, le cugine della vicina Rovigo: il Granzette. “Così come tutte le altre gare, la partita con il Granzette l’abbiamo preparata nel miglior modo possibile. Il periodo non è molto felice a livello sanitario, ma cerchiamo di essere ottimisti e dare il nostro meglio. Sarà dura un incontro duro e molto intenso. La affronteremo con determinazione e concentrazione, avendo in mente il raggiungimento dei nostri obiettivi.

I punti in palio sono importantissimi in chiave salvezza. Le neroarancio sono in una gran condizione, in fiducia e noi cercheremo di non essere da meno. Credo molto nel nostro lavoro – continua Katherine – e nella nostra squadra quindi so che possiamo raggiungere cose importanti assieme”. 

Oltre al capitolo salvezza, alla finestra si affaccia anche l’opportunità di giocarsi una chances per entrare in Final Eight. C’è un tempo per tutto però. “Per quanto riguarda la Coppa Italia non ci pensiamo ora, ci lavoreremo dal minuto successivo al fischio finale di Granzette. Abbiamo quattro partite in quasi dieci giorni, non c’è il tempo per fermarsi a pensare: lavoriamo sodo e ci proveremo mercoledì contro il Tiki Taka.

Noi possiamo solo guardare a noi e a ciò che facciamo noi in campo, non agli altri. Non possiamo permetterci di fare diversamente. Se mercoledì sera ci saremo qualificati alla Coppa Italia, sarà un risultato storico. In ogni caso, terminato il recupero di campionato, penseremo di nuovo al match successivo. Questa è la mentalità: – conclude – una partita alla volta, uno step alla volta, o rischi di non concentrarti nel modo giusto sulla prossima gara”.

 

 

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