Serie A

Lavoro, determinazione e forza, la carta d’identità del CdF secondo Marta

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L’aria è calda, il cielo sempre più azzurro, il mare poco lontano e Pasqua oramai alle porte. La primavera è arrivata con i suoi suoni e i suoi colori, a far germogliare i semi che, pazientemente, sono stati piantati nella terra nei mesi precedenti.

In questo tempo anche il Città di Falconara ha preparato il terreno per la fioritura, apprestandosi a raccogliere il frutto di un lavoro partito da ben prima del primo settembre. Lo sa bene Marta Peñalver Ramon che, guardandosi indietro ancora per un attimo, racconta di una stagione vissuta un momento alla volta.

Se dovessi tirare le somme della storia iniziata a settembre qui a Falconara, potrei dirti senza ombra di smentita che è stato un cammino in crescendo lungo il quale, partita dopo partita, abbiamo raggiunto un buon equilibrio. Tanti piccoli episodi che ci hanno modellato in modo da raggiungere la compattezza che ci caratterizza“.  Nulla è lasciato al caso, neanche il più piccolo dettaglio. “Fino ad ora abbiamo disputato una buona regular season cosa che, dal mio punto di vista, ci ha dato la consapevolezza del nostro potenziale. Le vere soddisfazioni devono ancora arrivare ma lavoriamo quotidianamente per arrivare pronte al periodo in cui poter raggiungere qualcosa di importante“.

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La cura, l’impegno e la passione sono l’acqua che ogni giorno irriga i desideri futuri e le certezze giornaliere del Città di Falconara e non usa mezzi termini Marta quando pensa alla sua squadra. “Lavoro, determinazione e forza. Questo è il CdF, questo siamo noi. Un gruppo di giocatrici, una società, che mette in campo tutte le proprie competenze e qualità per scrivere una pagina di storia importante. Non solo per noi, ma per una città intera“.

Ognuno con il proprio ruolo, ognuno nella costante ricerca del meglio di se. “Personalmente, provo a mettermi sempre a disposizione della squadra, facendo tutto quanto in mio potere per raggiungere gli obiettivi comuni. Così come me, ogni persona che indossa, dentro e fuori dal campo, questi colori“.

Falconara, il Città di Falconara però, non è solo prima squadra. L’importanza che il settore giovanile riveste nelle dinamiche della società è infatti rilevante. Così come afferma mister Neri, “solo tramite il vivaio si può dare un futuro al nostro movimento nazionale”. Germogli dicevamo.

Dello stesso avviso anche la numero 7 che non manca di dare il suo personale contributo alla crescita e alla motivazione delle giovani citizens. “La nostra under 19 è composta da ragazze che amano il calcio a 5 tanto quanto noi. Questo ci accomuna. Inoltre sono allenate da una grande allenatrice, posso dire una grande persona. Sono cresciute moltissimo in questi mesi ed è evidente che le anima una passione genuina verso il futsal che le porta a vivere appieno ogni attimo.

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A loro vorrei dire che il calcio a 5 è destinato a crescere in modo esponenziale. Saranno loro quelle che beneficeranno dei traguardi che le più grandi conquistano adesso. Noi non giochiamo solo per noi stesse, loro sono il nostro futuro e a noi tocca preparare la strada. Sono sicura che arriverà presto quel momento in cui vedremo finalmente il futsal femminile praticato in modo del tutto professionale, dove italiane e straniere, grandi e piccole, lavoreranno in sinergia vivendo pienamente di questo sport“.

Sempre attenta Marta alle questioni extra campo, con un impegno costante per la crescita, della disciplina e personale. E’ per questo che, in un momento come il presente, ha scelto di irrigare non solo la terra del Città di Falconara, ma anche quella del proprio essere come cittadina attiva e cosciente del mondo. Come? Sfruttando il tempo concesso, se così si può dire, dalla pandemia.

“In un altro momento storico, con una situazione del genere sarei impazzita. Devo dire invece che, adesso, sto molto bene. Investo il mio tempo libero nella lettura, mi piace vedere documentari e guardo tantissimo futsal, soprattutto maschile spagnolo. Mi interessa molto scoprire il mondo in cui vivo, cosa accade, le dinamiche che lo muovono nel bene e nel male. Per questo mi appassiona conoscere ciò che alimenta la mia curiosità come ad esempio le Blue Zone – o zone blu, aree del mondo in cui l’aspettativa di vita è superiore rispetto alla media mondiale (n.d.r.) -, o il ruolo centrale svolto dalle donne in Ruanda nella rinascita del Paese o ancora le vere cause del cambiamento climatico. A volte mi dicono che leggo cose “boring”, noiose. Forse hanno ragione ma, ti assicuro, per me non lo sono affatto“.

Avrà modo Marta, in questa settimana di Pasqua, di dedicare il proprio tempo a nutrire ancora la mente e il cuore, recuperando le energie in vista del periodo caldo della stagione. “Sarà un’altra Pasqua insolita, dopo quella dello scorso anno. Però abbiamo la possibilità di godercela se la guardiamo dalla giusta prospettiva. Questo è il mio obiettivo, – conclude – guardare dalla giusta prospettiva, per vivere pienamente la mia vita e per prepararmi al prosieguo della stagione con la giusta mentalità“.

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