“Ognuno deve progredire nel suo percorso in funzione del miglioramento collettivo”
La regular season aspetta di vivere il suo ultimo atto. Il Falconara è primo in classifica forte di un vantaggio incolmabile sulla seconda. Ultime gare da vivere in scioltezza per la falconaresi, non per chi è al timone tattico di questa compagine. Partiamo proprio da questo punto fermo circa l’impegno della squadra per la nostra chiacchierata con mister Neri, alla guida del CdF da 13 anni (otto nel maschile, cinque nel femminile). Si riparte dall’analisi dell’ultima sfida contro il Bisceglie Femminile. Nonostante la gara si sia rivelata dai limitati contenuti agonistici e sportivi, ha permesso al mister di cogliere segnali e indicazioni per il futuro che verrà.
“Il match con il Bisceglie dal punto di vista della classifica non era importante per nessuna delle due squadre. Ognuna scendeva in campo forte di una posizione di classifica ormai consolidata, ma la partita è stata intensa al pari di tante altre gare di campionato“, dichiara in apertura Massimiliano Neri.
“Il fatto che la mia squadra l’abbia affrontata dall’inizio alla fine con la giusta mentalità, è stato un ottimo segnale. Del resto, avevo chiesto proprio questo alle mie ragazze. Abbiamo avuto inoltre la possibilità di far esordire in Serie A il nostro giovane portiere, occasione ideale per farle rompere il ghiaccio nella massima serie, soprattutto nell’ottica di una futura chiamata in causa“.
Domenica infatti, il giovane portiere della formazione giovanile citizen, Gioia Marcelli, ha calcato per la prima volta il palcoscenico delle grandi occasioni, da titolare, dal primo minuto. Segnale dell’importanza che la società attribuisce alle giovani leve, nella consapevolezza che solo in questo modo si possa garantire il futuro del Falconara e, in generale, del movimento.
“Potremmo restare qui parlare per ore sulla questione delle giovanili, perché è sicuro che solo tramite il vivaio si può dare un futuro al nostro movimento nazionale.
L’attività più complessa da sviluppare – specifica – è quel reclutamento volto a coinvolgere nuove leve, giovani.
Per farle innamorare del nostro fantastico sport. Una strada da percorrere potrebbe essere quella di far conoscere la disciplina attraverso l’attività scolastica.
Il momento però non è dei migliori per percorrere questa via. Certo, anche l’impossibilità per il pubblico ad assistere dal vivo agli incontri della prima squadra aggrava una condizione già penalizzante. Davvero un peccato“.
La pandemia però impone le sue regole al gioco e, come in una partita a scacchi, ora è il momento di pensare alle tre mosse successive. Per questo, in casa CdF si lavora in sinergia tra settore giovanile e prima squadra. “Il modello offerto dalle “grandi” è fondamentale a mio avviso, se poi le grandi sono giocatrici di alto livello, l’esempio si amplifica“.
Le grandi in questione, poi, se le si osserva con occhio attento hanno tanto da poter trasmettere, insegnare, e contribuire concretamente alla crescita sportiva e anche personale delle ragazze che si affacciano al futsal agonistico di alto livello.
Sull’altro fronte, le campionesse di mister Neri, hanno fin qui dimostrato il loro pieno valore. Il campionato non è ancora terminato, certo, ma quanto raggiunto da inizio stagione ha la sua estrema e concreta importanza.
“So bene che non abbiamo vinto nulla e che nei play off si azzera tutto, ma guai a chi mi dice che quanto fatto finora conta poco o niente. Per me vale tantissimo.
Abbiamo lavorato sodo per fare quello che abbiamo fatto e che ci auguriamo di continuare a fare.
Ora che ci avviciniamo al periodo decisivo, ciò che chiedo maggiormente alle mie ragazze è mantenere la stessa umiltà che ci ha accompagnato sin dal primo giorno. Grazie ad essa abbiamo continuato a lavorare sodo e ad avere la volontà di migliorarci sempre e comunque“.
Risultati, questi, frutto di un lavoro costante nel tempo, di crescita, limatura e costruzione all’interno di una società che, anno dopo anno, ha aggiunto un tassello al grande mosaico chiamato Città di Falconara. “Sono molto soddisfatto del lavoro svolto finora, ma lo sono anche per quello svolto nelle passate stagioni. Ovviamente i risultati ottenuti in questo anno ci danno l’opportunità di lavorare in una direzione precisa“.
Mai pago mister Neri, che a Falconara ha legato il suo nome e investito tutte le sue energie, capacità e competenze, con una tensione costante verso il miglioramento personale e collettivo. “Vivo come una sfida ogni giorno in cui vado al palazzetto, che sia per un allenamento o per una partita. Ho sempre l’obiettivo di dare tutto me stesso per il fine comune della squadra“.
“A breve arriveranno gli appuntamenti più importanti della stagione e non possiamo assolutamente concederci distrazioni”.
Focus chiaro, strada da percorrere anche. Il primo degli appuntamenti importanti sarà la Final Eight di Rimini ad Aprile. “Se per i play off tutto quanto fatto fino a questo momento ha la sua importanza, le Finali di Coppa Italia sono una questione a parte. Lì veramente è tutto azzerato. Ci si gioca tutto, ogni volta, in una gara secca. Questo rende tremendamente difficile ogni sfida.
Tutte le squadre ai nastri di partenza sanno di avere delle possibilità e sicuramente faranno di tutto per giocarsi le loro carte fino in fondo.
Se non sbaglio, nelle ultime “Finals” giocate ci sono state diverse partite risolte solo ai calci di rigore. Segno evidente dell’equilibrio nonostante il divario che la classifica del campionato poteva far ipotizzare. Anche per questo è veramente complicato segnalare una probabile sorpresa, perché ogni squadra ha la possibilità di fare bene“.
Con la rosa a disposizione e con la spinta agonistica mostrate, le marchigiane faranno tutto il possibile per arrivare ad abbracciare un sogno di coppa e sollevarla al cielo. Non è però solo una questione di singoli tasselli, di giocatori. Ha le idee chiarissime mister Neri su questo argomento. Non esiste un io, c’è solo il noi. “Non mi piace molto parlare dei singoli ed ogni volta che mi viene chiesto vado in difficoltà, ma mai come questa volta è per me semplice eludere la domanda.
Chi mi ha impressionato è stato tutto il gruppo nel suo complesso.
Sin da subito ho percepito una predisposizione al lavoro che mi ha piacevolmente sorpreso e che rende possibile lavorare con serenità e allo stesso tempo con grande intensità. Magari qualcuno può credere che giocatrici di livello internazionale siano complesse da gestire, invece ho trovato in tutte una grande disponibilità ed anche un’ottima attitudine a vivere nel gruppo. Per ultimo, anche la grande sintonia che c’è all’interno dello Staff è un fattore sicuramente fondamentale“.
I margini di crescita e miglioramento, lavorando così, sono esponenziali. Tanto per i singoli, quanto per l’intera squadra. “Ognuno ha il dovere di lavorare per migliorare, – dichiara in chiusura Neri – ma se si pensa esclusivamente a livello personale c’è un problema di fondo. Ognuno deve progredire nel suo percorso in funzione del miglioramento collettivo. Questa è una cosa in cui credo fermamente“.