Futsal

Vanessa Pereira tra passato, sogni e realtà

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Finora ha lasciato parlare il campo: gol, assist e solita qualità. Ma quando si è presentata l’opportunità di fare quattro chiacchiere con il portale specializzato http://www.mundodeportivo.com, Vanessa Pereira si è lasciata andare ad una lunga intervista che è partita dalla possibile partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, ai suoi primi calci con l’amico Cicinho. E – per la prima volta – la brasiliana ha anche spiegato le motivazioni alla base della rottura con il Pescara, lasciato al primo posto della Serie A con una sola sconfitta. Un percorso che è proseguito in caduta libera, dopo l’interruzione del rapporto.

“Nel mio club in Italia c’è stato un problema legato al fatto che gli accordi non venivano rispettati: non sono stata pagata per 5 mesi e – sebbene io ami il futsal – questo è anche il mio lavoro”,

ha dichiarato la brasiliana. E a nulla sarebbero valsi i tentativi di conciliazione da parte di Vanessa prima e del Roldan, poi. “Se vieni da me e con onestà mi dici che c’è un problema, ne parliamo. Ma un giorno era una cosa, il giorno dopo ne era un’altra, era un club che non mi metteva nelle condizioni di poter giocare. Insieme alla mia nuova squadra abbiamo cercato di raggiungere un accordo prima della mia partenza e neanche questo ha funzionato”. 

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Ed è così che tutto è finito nelle mani dei legali che tuttora stanno facendo i dovuti accertamenti. Intanto, nei dintorni di Torre Pecheco, Vanessa ha trovato una vera e propria famiglia.

“Quando scelgo una squadra non penso mai se andrò in una città piccola o grande, ma se avrò a che fare con persone oneste. Qui ho trovato un ambiente competente in cui mi viene data la possibilità di lavorare. Non mi trattando diversamente, sono una pedina del gruppo e questo mi fa stare bene”.

Tanto che Vanessa pensa già ad un prolungamento del contratto. “La scadenza è fissata per il 2019, ma loro mi hanno aperto le porte in un momento in cui non sapevo cosa fare e sono molto riconoscente per questo. Se tutto dovesse continuare così, magari potrei andare oltre la data stabilita”.

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Sei titoli mondiali, due successi nella Copa America, il titolo di miglior giocatrice conquistato per tre anni consecutivi dal 2010 al 2012 e ora la possibilità di vincere il campionato spagnolo in un rush finale che include anche Atletico Navalcarnero, Burela e Alicante. Ne ha fatta di strada, quella bambina che si è innamorata del pallone in una scuola di Patos de Minas.

“Non avendo molti soldi, vivevo lì insieme alla mia famiglia: quando i miei genitori lavoravano, erano i professori di educazione fisica a prendersi cura di me. Avrei potuto scegliere qualsiasi sport, ma quando vedevo i ragazzi giocare a futsal ero ipnotizzata. Poi, un giorno, un coetaneo di nome Cicinho mi ha insegnato a fare passaggi e dribbling. Chiaramente giocavo solo con i ragazzi – ha raccontato – fino a che mio padre non ha fondato la prima squadra femminile che avrebbe poi iscritto alle competizioni scolastiche: tutto è partito da qui”.

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A 17 anni la prima chiamata dal Minas Gerais, poi un anno di stop a causa di una lesione al menisco e – infine – l’inizio della leggenda nelle fila del Santa Caterina, più l’esperienza spagnola nel Burela e le otto indimenticabili stagioni nell’Unochapecó. Adesso il suo presente è in Spagna (dov’era già stata nel 2010 con la maglia del Burela), ma Vanessa non dimentica le sue origini.

“Anche se lì non hanno ancora un campionato, mi piacerebbe finire la mia carriera a Patos, da dove sono partita, nel palazzetto che porta il nome di mio padre”.

Per leggere l’articolo integrale in lingua originale http://www.mundodeportivo.com/futbol/20180423/442894410285/vanessa-pereira-la-brasilena-que-suena-con-jugar-al-futbol-sala-en-paris2024.html

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