Final Eight

Final Eight, Pescara-Italcave: Segundo vs Mansueto

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Non è il Pescara di due settimane fa, ma il DNA rimane. Chi scenderà in campo contro l’Italcave è pronto a lasciarsi tutto alle spalle – assicura mister Everaldo Segundo – onorando una competizione che vede per la prima volta il Delfino ai nastri di partenza, per di più nel ruolo di capolista della Serie A.

SEGUNDO –Purtroppo non saremo nelle migliori condizioni ma cercheremo di dare il nostro meglio per essere all’altezza della competizione”. Una promessa che il tecnico intende mantenere anche al cospetto dell’Italcave, forse la compagine più esperta della Final Eight con 4 titoli all’attivo. “Parliamo davvero di specialisti, senza considerare che le pugliesi credono sempre in tutto ciò che fanno e questo è un grande punto di forza”. Anche il Pescara, però, ha le sue armi da giocare. “L’esperienza di Taty, la forza fisica e tattica di Tampa, la crescita esponenziale di Bertè e poi Vianale, De Massis e Plevano, che sono una grande e piacevole sorpresa. La nostra società – chiude il pre-partita Segundo – entra in campo sempre per vincere, allo stato attuale però dobbiamo cercare essere ciniche e concrete, facendo un passo alla volta”.

MANSUETO –  Continua a non fidarsi del Pescara, però, Nicoletta Mansueto. “Mancherà un fenomeno come Vanessa e mancherà Jenny, ma è inutile soffermarsi sulle assenze perchè quella abruzzese rimane una signora squadra che ha messo in difficoltà tutte le avversarie in campionato. Noi andremo lì senza pensare ai pronostici e a viso aperto: non crediamo di essere superiori a nessuno, ma sappiamo anche che in una gara sacca può succedere di tutto e spesso è la concentrazione a fare la differenza”. Una questione di testa, più che di gambe per un Italcave anagraficamente giovane nel suo roster. “Se fisicamente ci sentiamo molto bene, a volte pecchiamo di attenzione. Errori di inesperienza che però hanno un rovescio bellissimo, ossia quel pizzico di sfrontatezza che in una kermesse del genere ci può far bene”. Ma è nel calore della sua famiglia che Mansueto trova lo stimolo più grande. “A Bari mi sento a casa, avrò vicino vicino le persone a cui tengo di più e i nostri tifosi: ci teniamo tantissimo a far bene”.

Terzo tempo: Segundo saluta Mansueto con un bacio e Mansueto ricambia.

 

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