Futsal

Women’s World Futsal Cup, convocazioni e spunti

Tante campionesse delle nostra serie A e A2 nella Women’s World Cup Futsal che si giocherà in Catalogna dal 19 al 25 novembre, così comunicato dall’AMF. Al di là dell’Italia (FIFS) che si presenterà in seconda fascia con tante tesserate del regionale lombardo (tra queste l’ex Kick Off, Tomasetig), nel massimo campionato nazionale valigie quasi pronte per Gabriela Oselame e Jessica Will della Bellator Ferentum, che probabilmente saliranno sullo stesso aereo di Dayane Da Rocha, capocannoniere dell’Olimpus Roma campione di Supercoppa. Altra convocata in verdeoro è Lidu del Città di Falconara, mentre in Serie A2 chiamate per Fernanda Borzuk – per tutti Nanà – ed Ellen Castro, ex Pescara ora in forza al Bisceglie Femminile.

Qui la lista:
Missiara Luiza Papst “Missi”
Gabriela Oselame (Bellator Ferentum)
Simone Paiva
Jessica Will (Bellator Ferentum)
Ketlin Borges
Fernanda Borzuk “Nanà” (Futsal Florentia)
Liduina A. de Souza “Lidu” (Città di Falconara)
Rarine Betim
Ellen Castro (Bisceglie Femminile)
Dayane Da Rocha (Olimpus Roma)
Kessany Carvalho
Poliana Irleu
Taiane C. da Silva

CBFS, CFSB e CNFS – Ma un momento: Copa America dal 22 al 29 novembre (sotto l’egida della CBFS, Confederação Brasileira de Futebol de Salão, che fa capo alla FIFA) e Women’s World Cup Futsal dal 19 al 25 novembre (organizzata dalla CFSB, Confederação de Futebol de Salão do Brasil, organo che risponde all’AMF). Vi invito a rileggere con attenzione gli acronimi.
Come mai allora due diverse organizzazioni per lo stesso identico sport? E come mai due competizioni internazionali nello stesso periodo, con tanto di convocazioni piovute nello stesso giorno? Chi domanda non fa errore. Anzi, ne ha tutto il diritto, se consideriamo che con la CNFS (Confederação Nacional de Futebol de Salão) i rami dello stesso albero sono addirittura tre.

A questo punto dovremmo addentrarci nella tortuosa storia del futsal. Ma rischieremmo di annoiarvi e ce la caviamo così: inizialmente la CNFS era la federazione affiliata alle competizioni AMF (ex FIFUSA, Federação Internacional de Futebol de Salão), poi – con un “golpe”- la CFSB (Confederação de Futebol de Salão do Brasil) ha preso il posto della CNFS come rappresentante AMF. Questo il particolare status quo di una disciplina che per anni ha chiesto invano di essere riconosciuta come disciplina olimpica.

Ci ritroviamo in pratica davanti ad una contraddizione in termini – della quale le giocatrici non hanno colpa – ma che ci condiziona ancora oggi: un futsal con troppe identità, che parla con più voci e proprio per questo non riesce a farsi ascoltare da nessuno. E così, davanti ad una causa che dovrebbe vederci uniti, ognuno rema dalla propria parte. Figli della stessa madre, ma con diversi cognomi.

Foto in evidenza: FIFS

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