“Non ci credo, non ci credo” e poi quella corsa senza direzione, con le gambe che vanno da sole, di chi un momento del genere lo sogna da una vita. Quella di Fabio Grosso che ci porta in finale battendo la Germania (a proposito: ciao Ballack, saluti ai pupi) rimarrà per me l’esultanza più bella della storia.
Ma con l’Italia maschile caduta in “sventura” e in attesa che l’Italia femminile ci regali quelle notti magiche che qualcuno sta ancora piangendo, ci siamo rifugiati ancora una volta sulla nostra felice oasi del futsal e dei suoi festeggiamenti diventati ormai un marchio di fabbrica.
Avete presente, ad esempio, la capriola di Elvira Perruzza della Kick Off? E’ un gesto che ripete da quando aveva 15 anni e – benchè sia nato in maniera del tutto spontanea – è figlia dell’influenza calcistica di Oba Oba Martins, ai tempi della pazza Inter amata dalla giocatrice abruzzese. De gustibus, a parte questo vi giuro che è simpatica.
Solita “linguaccia” alla Alex Del Piero, invece, per il bomber dell’ASD Olimpus Roma Dayane Da Rocha, mentre Jociane de Mello Neckel della Ternana, per tutti più semplicemente “Neka”, si esibisce in un elegante inchino (uno dei più belli al PalaRoma con la maglia della Nazionale) ricordando le movenze di Cajellon nella sfida di Coppa Italia, Juventus-Napoli: 0-1.
Ma a pareggiare subito i conti è la pugliese Nicoletta Mansueto – tifosissima bianconera – che celebra i suoi 14 gol nell’Italcave battendosi i pugni sul petto, così come fa “King Kong” Giorgio Chiellini, prima di scomparire nell’abbraccio della compagna di squadra Margarito.
Doti acrobatiche fuori dal comune per Lidu Alves del Città di Falconara che in occasione del match contro il Pescara ha sfoggiato addirittura la ruota, esultanza a braccia aperte – valida tanto per l’attacco quanto per la difesa – per Vanessa Pereira, Leti Martin Cortes e Cely Gayardo. La festa di Lucilèia è quasi sempre una preghiera.
Siete curiosi di sapere per chi siano le reti di Jessica Troiano del Futsal Breganze? La dedica – confessa la biancorossa – cambia di domenica in domenica, ma indovinarla è semplice. Basta seguire la direzione dell’indice sventolato davanti al viso, dopo uno dei soliti slalom con cui accompagna la palla in rete.
Sono tutti per Dudù, invece, i centri dell’universale biancazzurra Bruna Borges che – in una versione molto più moderata di “Penna Bianca” Ravanelli – mostra al proprio pubblico la foto del figlio.
Bacio fin lassù per il “re leone” Alessia Catrambone della Virtus Ciampino (una che di gol se ne intende un bel po’, avendo vinto il titolo di capocannoniere della prima Serie A), sceglie il bacio anche Amparo Jiménez Lopez – miglior realizzatrice del Montesilvano – che esulta sfiorando con le labbra un tatuaggio a forma di fungo sul bicipite sinistro. Sembra braccio di ferro e forse lo è davvero, perchè di sicuro ha appena combinato qualcosa per la quale servono energie fuori dal comune. Sorride sempre la spagnola, quando lo fa. E sa che da qualche parte c’è un’indimenticabile guerriera che sta sorridendo insieme a lei.
E’ proprio il viso di Rossella Caputo che Teresa Sangiovanni mostra dopo ogni gol, alzando la maglia dello Stone Five Fasano. Perchè l’amicizia non ha dimensione. Dalla provincia di Brindisi a quello di Reggio Calabria, dove Lioba Bazan (Sporting Lokrians) prima indica il cielo in ricordo della nonna e poi bacia il disegno con l’inchiostro che ha sul polso: rappresenta tutte le persone a lei più care.
A seguire, pioggia di cuori alla Pato, ma per non farvi venire il diabete facciamo solo qualche nome: Federica Iannucci della Bellator Ferentum e il duo Alejandra Argento e Veronica Privitera della Salinis; la voce fuori dal coro è invece quella della rosanero Jessica Fernandez che prende spunto da Totti e il suo famoso pollice in bocca.
E questa rapida carrellata non poteva far altro che chiudersi con la più originale tra le calcettiste della Serie A: Aida Xhaxho.
Avete presente la signorina che fa un passo di flamenco tra le emoticon di Whatsapp, quella vestita di rosso a metà tra Carmen San Diego e la ballerina di Siviglia del programma Macao? Bene. La super social e filoiberica Aida l’ha riprodotta con una posa plastica dopo aver segnato il vantaggio in Lazio-Thiene: “Vivo con due spagnole e da sempre quiero hablar español”, è stata la sua spiegazione.
Il gol è uno dei momenti più poetici del calcio, concludo parafrasando Pier Paolo Pasolini. Ma con Aida, diventa anche uno dei più divertenti.
Foto: Any Given Sunday, Giada Giacomini, Luca Pagliaricci, She Futsal, Mancini, Cinzia Lombardo.