Umiltà e Lavoro

Guardo incredulo un Verona – Juventus. Dopo ventuno minuti pensavo di potermi godere il derby della Capitale, sognando uno sgambetto della Lazio ai danni dell’altra squadra di Roma.
Mi ritrovo a fissare quei due imbecilli, sportivamente parlando, di Chiellini e Bonucci, che Fabio continua a difendere come se fossero Baresi e Beckenbauer, ripetutamente uccellati dall’immortale Luca Toni.
Quando si additava l’anemico reparto offensivo bianconero per le scarse prestazioni in Champions League, io continuavo a fissare incredulo i due di cui sopra, far fare figure da pallone d’oro a sconosciuti vichinghi capitati lì quasi per caso. Probabilmente l’ignoranza sportiva della coppia di quella squadra di Roma che gioca con la maglia gialloqualcosa, talvolta è preferibile alla saccenza del duo difensivo bianconero. Forse, questo centrocampo così spiccatamente dinamico non è in grado di coprire le amnesie dei due smemorati di Vinovo. Mi sento orfano di quel difensore bianconero dotato di una ignoranza maturata nella provincia italiana e nei peggiori bar di Montevideo, Paolo Montero. Nostalgia per quei difensori, che non s’illudevano di avere piedi fini e sopperivano al loro stop indecente con un vigore e una forza che vorrei trasferire attraverso un clistere nel corpo di queste due educande al ballo delle debuttanti. Le mancanze di Chiellini come centrale difensivo sono palesi, eppure ci si ostina a schierarlo come terzo di una difesa a tre, non appena il suo rendimento fisico cala, la difesa della Juventus prende delle imbarcate degne di uno Tsunami. Il suo posto è sulla fascia ma lui si ostina a dichiarare a chiunque sia disposto ad ascoltarlo che lui vuol giocare centrale. Bonucci. Non vorrei che il suo motivatore avesse investito un gatto nero e trascinato il suo assistito in un turbine di negatività senza via d’uscita. Devo davvero scrivere di uno che giocava con Ranocchia?
Dopo aver trascorso due anni ad ascoltare giornalisti sportivi raccontare che la Juventus avesse bisogno di un campione, un top player, lì davanti, mi chiedo se invece un giocatore, un difensore vero, non sia una delle priorità in quel di Torino per la società bianconera.