Football Americano Femminile

#day4

Ci devi mettere tutta la passione di cui sei capace, nelle cose che fai. Quando le fai perché ami farlo, non t’importa davvero se il campo cambia due minuti prima dell’allenamento, a patto che non accada troppo spesso e non t’importa nemmeno, se tutte le tue compagne di squadra sono tue amiche.
Quello che conta è quanto batte forte il tuo cuore, quando t’allacci le scarpette e afferri il pallone.
Se stasera le conto, sembrano poche, qualche mese fa avrei detto che erano tantissime. Contare non basta, i numeri hanno un significato, tutto loro, che prescinde il valore nominale.
Tredici.
Pochi, tanti…se consideri che ci sono solo due giocatrici presenti lo scorso anno, è un numero incredibile. Ogni giorno c’è un viso nuovo che si mescola a qualche sorriso che conosco già. È tornata Patricia, Pat…Pat Tillman, scusate se vedo storie dentro alle storie, accade così, inspiegabilmente. Questa mamma di due bellissime bimbe, fotografa talentuosa e giocatrice di football mi fa pensare al LB degli Arizona Cardinals. Uno al quale avevano detto che era troppo piccolo per giocare in quella posizione. Uno che ha rinunciato ad un ricco contratto con un’altra squadra per riconoscenza verso l’organizzazione che aveva creduto in lui. Già mi vengono i brividi se penso a qualcuno capace di anteporre la riconoscenza al denaro, a tanto denaro. Un uomo così coraggioso da rinunciare ad un contratto da 3 milioni di dollari per partire volontario negli Army Rangers, all’indomani dell’11/9. Un uomo coraggioso, già, tanto da tenere un diario nel quale annotava le brutture della guerra. Lucido ed onesto abbastanza da essere critico verso l’invasione americana dell’Iraq. Fedele ai suoi compagni, come lo era stato sul campo da football.
Ucciso da fuoco amico, sulle montagne polverose al confine con il Pakistan.
Silver Star.
Ci vuole coraggio per rimettersi in gioco, da mamma ed atleta, con un fascio di muscoli e la voglia e la velocità per correre davanti al proprio futuro.
C’è Laura. Ha vinto la sua voglia di mettersi alla prova ed eccola qui, sul campo. Capelli lunghi neri che nascondono un taglio particolare, tatuaggi e quell’altezza che le permette di svettare su molte delle sue compagne. È vicino a Daniela. Mi vien da pensare a Gronk e Hernandez, senza le accuse di omicidio e l’atteggiamento da sociopatico dell’ex WR dei Patriots. I bersagli preferiti di Tom Brady, la ragione principale per la quale i ragazzi del New England non mancano una post season da dieci anni.
Se i miei sogni incontreranno la realtà, che squadra ne verrà fuori!

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