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Le Cauldron Vert S01E05

Partecipate ad un campionato dove c’è una squadra il PSG costruita con i miliardi degli sceicchi, la tua con il denaro delle cessioni. Vi manca il ritmo, l’abitudine a giocare insieme, il tempo di costruire una mentalità vincente. Galleggiate al ridosso della zona Champions e quando perdete uno a zero con l’Ajaccio esplodi nello spogliatoio.
“Vuoi farmi cacciare?”, urli a Marrone. “No mister..”, la testa bassa a fissare gli scarpini. “Potevi stare a casa per quanti mi sei stato utile lì fuori oggi”. “Tu vuoi farmi cacciare vero modello”?, così chiami Roux quando la sua prestazione sembra quella di un modello in pedana. “Con tutti i soldi che ho sborsato per te, devo essermi fottuto il cervello”. “Hai presente quell’occasione a porta vuota? Che dico occasione, quel gol già fatto…a me è sembrato un errore per far cacciare il tuo allenatore”. “Si sbaglia mister non volevo”.
Rovesci il tavolo con gli integratori e le banane, “Non vi servono ad un cazzo oggi…vedete di darvi una regolata o in questa squadra non ci sarà posto per nessuno di voi”.
Sbatti la porta dello spogliatoio e l’insegna del club cade in terra, quella sarà la foto che domani capeggerà tutti i giornali sportivi.
Nelle successive tre partite fai un solo punto, due sconfitte interne minano tutto quello che stai tentando di costruire. Metti sotto processo l’intera società sportiva, l’intero staff. Ti chiedi se tornerai ancora a vincere, ti chiudi nel tuo ufficio e fai cacciare la stampa dal centro sportivo e dallo stadio. Annulli le serate mondane, raddoppi le sedute tecniche e di allenamento.

La settimana successiva perdete due a zero in casa contro il Lorient, esplode la contestazione. Tre ore di faccia a faccia nello spogliatoio. Federica cerca di mediare con la stampa, non siete tipi da silenzio stampa, cercate di trattenere gli squali ma i loro denti aguzzi lacerano il sottile strato che protegge la squadra. Ti senti tradito, dagli uomini di cui ti fidavi.

Entra senza bussare. Federica si prende una birra dal tuo frigobar e l’apre facendo saltare il tappo con un colpo veloce del polso. Avete appena battuto 2-0 il Marsiglia, una partita perfetta.
“Cos’è questa storia che hai venduto Ruffier al PSG?”.
Continui a fissare il tuo telefono cellulare. Poi lo lasci cadere distrattamente sul tavolo e ti alzi, cerchi una Bavaria, dai una abbondante sorsata dalla bottiglia.
“Offrivano dodici milioni di euro, da queste parti non si rifiuta una somma del genere. Poi l’avevi già previsto no, altrimenti come facevo a sapere di quel ragazzo a Lanciano, Leali giusto?”

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