Al tuo arrivo trovi gruppo niente male, qualche giocatore di talento, molti giovani. Sembra messo assieme a caso, qualcuno pensa di essere più importante del gruppo, di poter vincere da solo, per gente così non c’è posto nella squadra. Fai la tua prima chiamata da allenatore del St. Etienne al tuo vecchio club, il Liverpool. Diciotto milioni di euro e possono portarsi via Aubameyang.
Fai pulizia nei primi giorni di mercato e cerchi di far arrivare i suoi pupilli. Marco Verratti è il primo che chiami, è giovane e avrà l’occasione di dimostrare il suo talento, ma il suo presidente spara cifre che possono permettersi solo gli arabi e lui infatti finisce al PSG. Devi rinforzare la difesa, una casa va costruita su fondamenta solide. Quelle fondamenta sono Massimo Volta, artefice della promozione del Cesena in Serie A, sarà il perno intorno al quale far ruotare la sua difesa, ma l’Udinese ti ha anticipato e l’ha girato in prestito al Levante. Urla, imprecazioni, mobili rotti e telefoni fracassati. La direzione dell’Hotel ti fa sapere attraverso il responsabile delle pubbliche relazioni che sei invitato a lasciare al più presto la tua suite, non sei più un ospite gradito. Ti trovano un villino rustico alle pendici delle montagne, abbastanza lontano, sperano, da non far arrivare le tue urla alle orecchie indiscrete dei giornalisti sportivi. Le delusioni continuano, è un mercato senza soldi e senza speranze e a te servono entrambi. Chiami il Parma per Marco Parolo, ti serve una guida a centrocampo, li nessuno non è intenzionato a cederlo almeno in questa stagione. Provi diversi moduli. Due punte, una punta con esterni larghi, cerchi di far quadrare il cerchio con il materiale umano che c’è. Perrin vuole essere ceduto, sono disposti a pagare 5.5 milioni di euro per il suo esterno difensivo, è anche il capitano.
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