Calcio

In The Green Grass 9

Alla prima di campionato a sorpresa schieri Marrone. Gioca davanti alla difesa, hai bisogno di polmoni e piedi buoni lì e questo ragazzino può garantirti entrambe le cose. È una corsa a due anche quest’anno per il titolo della Premier, a Londra pensano che come l’anno scorso crollerete nel finale, che la vostra partenza strepitosa la pagherete in primavera quando il fango delle piogge estive farà impantanare il vostro gioco. Veleggiate tranquilli in testa alla classifica, il sorteggio di Coppa di Lega al quarto turno ti mette davanti il Cardiff. Non sei preoccupato, pensi che si una passeggiata e forse trasmetti questo alla squadra. Ci vogliono 3 replay per batterli, un faccenda davvero imbarazzante. Al turno successivo qualche settimana dopo uscite dalla manifestazione contro un più motivato Tottenham, che vi rifila un umiliante 2-0, pensi “Passerà, è solo la maledetta Coppa di Lega, non conta un cazzo.” È già tempo di pensare alla FA Cup, siete i detentori.
Sesto turno, Sheffield United.
Non c’è nulla da sapere sui “Blades” tranne che giocano in terza divisione e che in attacco hanno l’unico calciatore vero, una vecchia conoscenza del calcio italiano, Bogdanovic.  Uscite sommersi dai fischi, 1-0. Rete proprio dell’unico uomo capace di calciare un pallone decentemente. Il solo di cui conosci il nome. Metti sotto accusa tutti, dal segretario del club al giardiniere.
Nel tuo ufficio ad imprecare, contro il fato, i cattivi arbitraggi e contro il tuo mediano. “Il ragazzino non è ancora pronto, sta per crollare”. C’è una birra aperta sulla tua scrivania, due computer accesi e il videoproiettore che trasmette ancora le immagini della sconfitta. Federica ti guarda con il suo sorriso furbo. “Cosa cazzo c’è da ridere”, alzi la voce e battendo il pugno contro le immagini sul muro, “senza un giocatore decente a fare filtro ci faranno tutti a pezzi”. Lei annuisce e il suo sorriso si allarga un po’ prima di interromperti. “Diciamo che con diciotto milioni di euro posso portarti la soluzione al tuo problema”. Sorridi anche tu mentre lei ti lancia il tuo cappotto. “Andiamo a fare la spesa in Francia”.
M’Vila, cuore e anima del Rennes, il ragazzo che dai bassifondi è arrivato in cima. Ti guarda fiero, mentre lo raggiungi in un campetto di periferia dove ha aperto una scuola calcio per i ragazzi della banlieue. Stringe forte la mano e vi sedete a parlare a bordo campo fino a quando fa sera, sull’erba che si bagna d’umidità e sudore.
M’Vila e Immobile. I tuoi ragazzi terribili, così li definiscono i tabloid. L’energia del francese fa ripartire il Liverpool, frantumate gli avversari  e quando arrivano gli ottavi di Champions League contro il Milan, sai che potete farcela.

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