Calcio

In the green grass 8

Alla tua prima riunione tecnica della stagione scopri che Babacar non è stato riscattato, il prezzo fissato a otto milioni di euro viene giudicato dal Consiglio Direttivo troppo oneroso. Sai di aver perso un giocatore importante in prospettiva, l’alternativa a Fernando Torres.  Sui giornali rilasci una intervista di fuoco, accusi alcuni membri della direzione sportiva di scarsa lungimiranza e di agire contro gli interessi del club.
La Community Shield, il primo appuntamento della nuova stagione è già alle porte, hai bisogno di rinforzi se vuoi avere delle chances in Coppa dei Campioni e provare a spodestare l’Arsenal dal trono. Uomini d’esperienza internazionale. Convincere Aquilani a riprendersi il suo posto nel centrocampo dei Reds, non è affatto facile, la sua compagna ha nostalgia dell’Italia e lui teme di perdere la nazionale se dovesse essere messo da parte. Vai a casa sua e passi la serata a disegnare sui tovaglioli schemi e movimenti che lo vedono al centro del tuo nuovo Liverpool. Quando vai via albeggia, sull’estuario del Mersey.
Continui a tessere la tua tela, fai arrivare Marrone come centrocampista difensivo e strappi ai russi del Rubin Kazam Salvatore Bocchetti. Hai sistemato due tasselli che mancavano, qualcosa ancora non ti convince proprio lì, davanti alla difesa.
Sei nel tuo ufficio, una bottiglia di rum e la probabile formazione per questa stagione. Squilla il tuo telefono cellulare. Sul display leggi “Arsene Wenger”, ti saresti meravigliato meno se a telefonarti fosse stato Dio in persona. Ti offre 18 milioni di euro per il tuo portiere, non ti chiede nemmeno se sei disposto a venderlo. Forse non c’è nemmeno bisogno, bastano le tue dichiarazioni alla stampa, vuoi liberarti di “pippa” Reina, non è un mistero per nessuno. Sembra sia un grande movimento di mercato, che tu abbia rinforzato una rivale, i tuoi acerrimi avversari. Sei convinto del contrario. Sorridi felice quando pochi giorni dopo presenti Federico Marchetti, tra te e lui la maglia numero uno.
Pomeriggio di Agosto, Wembley.
Un secco due a zero fa svanire le tue preoccupazioni, Torres e Agger su calcio d’angolo vi permettono di battere l’Arsenal per la seconda volta in una finale. Corri con i tuoi ragazzi sotto la curva con lo “Scudo”, il trofeo, è per loro.
La stampa etichetta la vostra vittoria come “costruita”, frutto solo della vostra abilità nello sfruttare le situazioni di palla inattiva. “Cazzate”, tuoni davanti ai tuoi ragazzi alla ripresa degli allenamenti, “l’unica verità è quella che apparirà sugli almanacchi: Liverpool 2 e Arsenal 0”. Sorrisi e impegno, sotto lo sguardo attento dei vostri tifosi, timorosi che il sogno di una nuova età dell’oro possa svanire da un momento all’altro.

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