Calcio

In the green grass 1

Solo, ancora una volta con i tuoi fantasmi. Dirigenti balordi, giornalisti senza etica, tutti contro. Non ti hanno lasciato il tempo per gioire, hanno strappato ad una città intera la luce della storia sportiva. In riva all’Adriatico si era soliti festeggiare al massimo per una promozione in Serie A, tu hai cambiato tutto questo. Una città di provincia che ora guarda senza timore né invidia alle grandi capitali calcistiche d’Europa. La sigla della Champions League, lì su quel prato verde in riva al mare, con l’odore della salsedine forte nelle narici, con le sirene dei portuali che salutano il successo di un intera regione. Non è di questo che sono fatti i sogni? Avevi finto di non vedere addensarsi all’orizzonte le ombre dei tuoi nemici, voci nei corridoi e bisbigli dietro ad ogni porta.
Di quella mattina ricordi il caldo soffocante e lo squillare del telefono della casa dei tuoi genitori. Ti eri rifugiato lì per sfuggire alle pressioni di un calcio che non riposa mai. Le  immagini alla tv degli agenti della guardia di finanza negli uffici della Pescara Calcio, gli scatoloni di documenti e gli uomini portati via in manette. Quegli stessi dirigenti nominati non da te ma da un presidente-padrone. Arrogante, tanto da designare in ruoli chiave persone, senza consultarti. Per andare in contro alle necessità di quello che era ora un club di successo, “per affrontare la crescente domanda di biglietti, sponsorizzazioni e impegni”, questo ti aveva detto senza nemmeno guardarti negli occhi.
Eri tornato sul campo a fare quello che sai a essere l’uomo che sei.
I giornali si accumulano sul tavolo, un bicchiere di vino delle tue terre, bianco e gelato. Titoli così diversi, ora vi hanno gettati nella polvere. “Retrocessione” e “Fallimento” a caratteri cubitali, il dito accusatore di una società benpensante solo quando è conveniente, puntato anche su di te. La voragine dei debiti sembra senza fondo, emolumenti non versati, denaro distratto dalle casse della società, conti esteri. Quello che consideri ormai il tuo ex presidente, per far fronte alle istanze di fallimento, alla minaccia di retrocessione, vende i tuoi migliori calciatori, nel tentativo disperato di salvare qualcosa. Al processo sportivo gli avvocati del Pescara Calcio ti trattano come uno degli accusati…un potenziale colpevole in più, un occasione per alleggerire la posizione della società. Altra merda finisce nel ventilatore. Mirko, il tuo secondo sbattuto come un mostro in prima pagina, vecchie foto e vecchie interviste. Un passato che gli è rimasto sulla pelle come una macchia indelebile. Storie di droga, donne a pagamento e scommesse, colpiscono il più debole, lo seppelliscono sotto un mare di immondizia mediatica. Non ce la fa, lo trovano morto di overdose, in un vicolo sul lungofiume. Imprechi, gridi al mondo la tua rabbia, li accusi di aver ucciso il tuo amico. Il mondo va avanti mentre tu vorresti fermarti. Un processo farsa, una sentenza già scritta. Retrocessione e penalizzazione.

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

To Top