Vi ripetete per dodici volte prima di essere fermati sul 2-2 da un Torino mai domo. Ti sei arrabbiato tantissimo quel giorno, per la mancanza di concentrazione della tua squadra. La tua coppia del gol, Arnautovic e Zigoni, segna a ripetizione. Quando a Brescia il ginocchio di Marko si gira dalla parte sbagliata tornano i dubbi, le nuvole si addensano all’orizzonte, ti senti perso. Tra il fango e la pioggia in questi campi di periferia la tua paura del fallimento si stringe intorno alla tua gola, quasi fino a soffocarti. Mandi in campo Mattia Destro, in ogni seduta di allenamento gli fai ripetere i movimenti offensivi, lo coccoli e lo rimproveri, umili il suo talento e torni a sollevarlo sugli scudi. Segna al suo esordio e continua a farlo fino a quando il tuo acquisto milionario non torna a prendere il suo posto al centro dell’attacco. In questa stagione che non dimenticherai facilmente perdete solo tre volte in trentotto incontri di campionato. Andreolli. Petterini, Olivi, Volta e Zanon. Bianchi, Marrone, Parolo. Verratti. Arnautovic e Zigoni. Lo stadio impazzisce di gioia, la città esplode, ritorni bambino per un attimo. Chiudi gli occhi e ti ritrovi in piedi sui gradoni “della Nord” felice come non credevi fosse possibile, questo è il miracolo del football, per questo ami così tanto il calcio.
Un enorme pallone bianco con una A azzurra rotola lungo il corso principale della città fino alla fontana sul mare, caroselli di auto, sconosciuti che si abbracciano e piangono. Vecchi e giovani, uomini e donne…una città tinta di gioia e biancoazzurro.
