Serie A

CMB-Okasa Falconara, Aline Elpidio: “Massima attenzione alla loro fase offensiva”

Aline

Incroci, amarcord, aspettative. E in ballo una gara che vale il primo posto in classifica, dopo la quarta giornata. CMB-Okasa Falconara profuma di ricordi (vedi la presenza di Neri, Marta, Dibiase e Taty, ex Citizens scudettate nel 2022, ora tra le fila lucane), ma avrà un forte impatto anche sul presente mettendo l’una di fronte all’altra le campionesse d’Italia in carica e chi ha costruito un roster tale da poter aspirare ad esserne l’erede.
“Sarà una partita che ci farà capire a che livello siamo, è sempre così quando si gioca contro una delle squadre più forti del campionato. L’organico è straordinario, ma – continua Aline Elpidio – è la loro fase offensiva a fare impressione. Noi siamo all’inizio del percorso e abbiamo molto lavoro da fare, di sicuro però faremo il massimo per metterle in difficoltà in casa loro”.


Falchette in versione molto rivisitata rispetto a 4 mesi fa, ma pur sempre falchette. E questo dice tutto. “Confermo che da queste parti ci sia grande capacità di adattarmi al cambiamento. Un vero e proprio segreto non c’è, ma la conferma di un’allenatrice come Domenichetti in panchina fa sì che lo stile di gioco sia sempre lo stesso, il che è un vantaggio. E poi è una questione di DNA: possono esserci tutti gli avvicendamenti che vuoi, ma chi arriva qui, ci mette un attimo per capire cosa significhi giocare a Falconara”.

Non ci ha pensato neanche un secondo a spostarsi dalle Marche, Aline. 48 gol impossibili nelle prime due stagioni in maglia citizen, eppure è stato quello più facile a far impazzire i suoi tifosi: il piattone da 30 centimetri, a porta sguarnita, nella finale scudetto. Un attimo dopo il Pescara avrebbe provato riacciuffarla con Rozo, ma è stato proprio quel gol a fare tutta la differenza del mondo: 3-4. “Quando ho segnato, non avevo idea di quanto tempo mancasse. Ho pensato: “Ci siamo quasi, possiamo farcela””. Poi ho visto 14 secondi sul cronometro e allora ho capito: avevamo praticamente vinto il tricolore”.

A fare concorrenza alla festa di Falconara, c’è stata quella in casa Elpidio a San Paolo. “So che hanno fatto più casino di me – ride -. La mia famiglia mi segue sempre, sono fortunata ad averla. Poterla riabbracciare da campionessa è stato incredibile”. La scorsa stagione le ha dato tutto, a quella presente chiede solo una cosa. “Mi auguro salute fisica e mentale per continuare a fare ciò che amo, ovvero giocare a futsal. E all’Okasa Falconara auguro una stagione ricca di emozioni, perché le nostre gioie sono le gioie di tutti i nostri meravigliosi tifosi”.

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