Serie A

Natasha Barban: “La Serie A con l’Audace Verona? Un sogno realizzato al 100%”

Un punto per smuovere la classifica e far capire che l’Audace Verona c’è. Con la mente, con le gambe, col cuore. Quello che serve per provarci anche quando il tempo ti dice di lasciar perdere. Troppo poco un decimo di secondo dal gong. Per tanti è semplicemente il tempo della resa. Per Evelin è stato quello del “tutto per tutto”. Poi, si la fortuna ha aiutato… l’Audace. Ma è stato un pareggio voluto con tutte le forze, esattamente come lo era stato quell’1-1 messo dentro da Natasha Barban. Primo gol delle rossonere in stagione, primo gol in Serie A per lei.

“Non ho pensato alla rete in sé – confessa la numero 26 dopo la trasferta di Montesilvano – ma all’effetto su tutta la squadra: da una settimana parlavamo di giocarcela e dimostrare qualcosa di importante e mi sono detta: ok, lo stiamo facendo. Per una volta siamo state noi a gioire all’ultimo secondo, emozione che in passato avevo vissuto solo al contrario”.
L’inerzia è cambiata e tanto altro nella vita di Natasha Barban – e di sua sorella Melissa – ha preso una direzione diversa. “Eravamo ad un punto in cui ci siamo dette: o smettiamo di giocare o proviamo a spingerci oltre. Volevamo un po’ di pepe in più, qualcosa non di solito e così siamo arrivate in A”.

23 anni sulla carta d’identità, 17 di questi trascorsi sui campi da futsal e una carriera sportiva che le brilla davanti. “Mi sento privilegiata, dico davvero. Col presidente Betteghella e il suo staff avevamo affrontato parlato del necessario cambio di mentalità, ma non di minutaggio. Pensavo che sarebbe stato un anno di rodaggio: guardo, imparo, mi metto a disposizione. E invece sto trovando tanto spazio. Il gruppo poi mi fa impazzire: siamo tutte giovani e siamo in tante alla prima esperienza in A, per cui è facile capirsi. La mia emozione è la loro emozione, e anche mister Rossi sta mostrando grande sensibilità”.

Dal pareggio di Montesilvano ad una nuova corazzata da affrontare in casa – la Women Roma, e senza capitan Püttow – prima di un’altra sfida da non sbagliare col Molfetta. “Alle pugliesi ci penseremo domenica prossima, ora siamo concentrate sul match in casa: Luana è una grande perdita in termini di esperienza e qualità, è molto dispiaciuta di lasciarsi “sole” contro uno squadrone, ma cercheremo di fare il massimo per farle pesare di meno quel rosso”. È così che fa una squadra: divide i carichi, rende più leggero il percorso. Anche se quello della Serie A è quasi sempre in salita. “Per me è un sogno realizzato al 100% e poi, con Melissa al mio fianco, non potrei davvero chiedere di più. In un certo senso, è anche il sogno della nostra famiglia, di papà in primis: ci ha sempre detto fiero di noi, ma ora sento che lo è un po’ di più – sorride -. Tra studio prima e lavoro poi, coltivare questa passione ha richiesto tanti sacrifici, ma – se questa è la ricompensa – rifarei tutto dal primo all’ultimo secondo”.

To Top