Serie B

Biancheri: “Una somma di piccole cose ci ha fatto cadere, la stessa somma ci farà risalire”

Daje e daje, la cippolla divente aje.
Per chi non è pratico del dialetto abruzzese, il detto sopra citato si traduce più o meno così: a forza di provarci, di lavorare, anche la cipolla diventa aglio.
C’è sempre una grande saggezza nei detti popolari, un modo semplice e affascinante di raccontare il quotidiano, le cose della vita.
Non so se esiste qualcosa di simile anche in sardo, ma di certo è quello per cui sta lavorando lo Shardana Futsal. L’inizio dell’anno ha portato una sola gioia (il passaggio del turno in Coppa contro il Perugia). Come si spiega lo racconta Alisa Biancheri, capitano della compagine isolana.

“Penso sia una somma di fattori, individuali e collettivi, che ci portano ad avere ad oggi questo sconvolgimento di rotta e di classifica.
È cambiato l’atteggiamento. Purtroppo i risultati negativi hanno generato un sentimento di sfiducia che non aiuta il morale.
Nella prima parte di campionato siamo riuscite a ribaltare partite sul 3 a 0 e invece ora mentalmente sembriamo sconfitte già prima che si fischi la fine”.

Una somma di piccole cose. Ma è la stessa somma di piccole cose che può portare lo Shardana a riprendere la corsa di inizio campionato. “Il primo passo è proprio fermarsi e porsi delle domande e sono molto contenta di come ha reagito la squadra e l’intera società perché ci siamo messi tutti in discussione, dalle giocatrici, allo staff tecnico, ai dirigenti.
Abbiamo parlato tutti, espresso le problematiche secondo il nostro parere personale e ci siamo confrontati.
Una reazione immediata, da parte di una squadra consapevole della situazione difficile e consapevole del fatto che il tempo a disposizione per cercare di risolvere la cosa è poco”.

Biancheri

Lo desidera con tutte le forze, e tutte le forze sono messe in gioco per cercare di ribaltare la situazione. Ci si prova ancora e ancora e ancora. “Vogliamo riscatto, vogliamo dimostrare in primis a noi stesse che siamo una squadra meritevole di stare tra le prime forze del campionato e vogliamo dimostrare agli altri che ci crediamo. Non voglio che passi il messaggio che le prestazioni della prima parte di stagione siano state frutto di fortuna, perché non è così.
Noi siamo quelle, stiamo solo attraversando un tunnel di scoraggiamento e stiamo lavorando per superarlo”.

La luce in fondo al tunnel potrebbe arrivare già domenica, nella trasferta romana. Potrebbe, ma di certo Biancheri &co. non lasceranno nulla di intentato. “Mi aspetto più aggressività, più cattiveria agonistica e mi aspetto di vederci in faccia la fame, la voglia di dare tutto.
Il test non è facile, dobbiamo sfidare la Roma che non ha ancora perso, ma sono anche consapevole che il cambiamento non avviene nell’immediato e anche se non dovessimo fare punti, a me basterebbe vedere che in campo si è dato tutto.

Voglio tornare a casa, guardarmi allo specchio e dire ”tutto quello che potevo dare l’ho messo su quel campo”. Solo così saprò che la situazione ha preso la giusta direzione.
La settimana scorsa abbiamo fatto più un lavoro mentale di gruppo -continua il capitano – Quasi terapia d’urto, dicendoci cosa non andava bene nel nostro gioco, nelle giocate individuali, nelle scelte, nello spogliatoio.
Abbiamo messo sul tavolo ogni pensiero, ci siamo fatti un esame di coscienza e abbiamo fatto un mea culpa generale, per resettare il cervello e arrivare alla gara più leggeri, ma con la carica giusta.

bianchieri

Penso che certe problematiche ci siano in tante squadre, ma che la presa di responsabilità e la voglia di trovare una soluzione che ho visto tirare fuori dalle mie compagne non la si vede in molti spogliatoi.
Ho giocato con persone che alle prime difficoltà hanno preso e sono andate via, sottovalutando la serietà dell’impegno preso.
In questo spogliatoio invece mi sento ispirata a dare il massimo sia da chi di esperienza ne ha e ha giocato tra la Serie A e la Nazionale, ma anche da chi non ha mai giocato e viene comunque ad allenarsi con la voglia di dimostrare qualcosa.
Con uno spirito così ti accorgi che devi per forza dare il massimo, perché non vuoi deludere nessuna di loro”.

Parla da capitano quale è Alisia. Forse non se ne rende conto neanche lei, convinta che la sua poca esperienza non le permetta di aiutare come vorrebbe la squadra. “Infatti reputo la mia stagione in generale, per ora, deludente.
Ma sono contenta del fatto di avere nello spogliatoio figure importanti e con tanta esperienza che riescono a prendere in mano la situazione e far ragionare le menti di tutti.
Come capitano sono sempre stata fortunata sotto questo punto di vista, perché anche l’anno scorso abbiamo incontrato delle problematiche e abbiamo sempre fatto gruppo e forza l’una sull’altra
Ho avuto la fortuna di giocare sempre con persone con una forte leadership quindi siamo tutti un pochino capitani”.

Anche per questo, Daje e daje, la cippolla divente aje.

 

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