Serie B

Levante, Lucy Campanile non si accontenta: “Più concretezza”

La prima del 2024 delle giallonere? Una ko con la Virtus Cap San Michele che fa ancora male per la bellezza del primo tempo espresso, mentre la seconda sarà contro un Pucetta che all’andata si è imposto per 3-0. Nel frattempo, approfittando del riposo, per il Levante Caprarica è tempo di bilanci e coach Lucy Campanile ne traccia uno ben preciso.
“A parte il Centrostorico Montesilvano – che non si è ancora sbloccato, ma lo farà – come ti avevo detto all’inizio, si tratta di un girone C estremamente equilibrato, tant’è vero che conta addirittura quattro squadre a 10 punti. Noi veniamo da due sconfitte diverse tra loro: contro la Lux Chieti, abbiamo sbagliato l’approccio e poi inseguirle non è stato facile, col San Michele – invece – credo che siano stati i 20’ iniziali di livello più alto da quando alleno, ma purtroppo siamo state eccessivamente punite: il rientro del portiere Antonaci (due gol per lei contro le giallonere, n.d.c.) è stato determinante per la sicurezza per le nostre avversarie, ma rimane il rammarico di non aver raccolto di più nella prima parte”.

Sostanzialmente un Levante che non ha mai demeritato, ma Campanile non si accontenta.
“Purtroppo non mi basta più sentire che abbiamo giocato bene, mi serve invece che si dimostri sul campo raccogliendo punti che rispecchino il nostro valore, a prescindere da situazioni che possono essere più o meno favorevoli. Lo ho detto alle ragazze all’allenamento: stare in questa squadra è come avere un rapporto di coppia. Puoi stare a dire “ti amo” ogni giorno, ma se non lo dimostri, l’altra persona prima o poi ti gira le spalle. Inizieremo il girone di ritorno con l’intenzione di raccoglierne quanti più possibili, con concretezza rispetto al gioco che stiamo facendo e con la consapevolezza che – come non esistono partite impossibili – allo stesso modo non esistono gare scontate”.
E tra una disamina e l’altra, la società non ha certamente tralasciato il mercato, mettendo a segno un doppio colpo (Chuby Pedace-Daiana Mangafas) che inorgoglisce.
“Le avevamo contattate già in estate, ma poi ci siamo date appuntamento per gennaio ed è stata la stessa Chuby a farsi risentire, mantenendo gli accordi. Noi le abbiamo scelte, ma lo stesso hanno fatto loro e, ad oggi, penso che sia stata una delle decisioni migliori della mia vita: prima del loro talento e del loro trascorso da giocatrici, viene la bellezza delle persone che sono. Non è mai facile arrivare in corso d’opera ed inserirsi in uno spogliatoio folto, eppure loro si sono fatte subito amare. Sarà bello poter alzare l’asticella con loro al nostro fianco”.

Col senno di poi, infatti, alla classifica ipotizzata manca qualcosa.
“Almeno 6-7 punti in più li avremmo potuti fare ma, mettici a volte la fortuna e a volte altri aspetti, non è andata cosi. Lo accettiamo e andiamo avanti, senza mai demordere e puntando in alto sulla spinta dei valori che ci hanno sempre contraddistinto. Tra questi, la correttezza: nell’omologazione ufficiale dell’ultima giornata, ad esempio, mancava la squalifica di Vizcaino. Non l’avremmo comunque mai schierata perché questo tipo di “furbizia” non fa parte di noi, ma il presidente Morello ci ha tenuto a chiamare in Divisione per una doverosa integrazione. Questi siamo noi, questo è il Levante. Le chiacchiere le lasciamo ai social e torniamo a concentrarci sul campionato, perché adesso è arrivata l’ora dei fatti”.

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