Serie A

Luana Püttow spinge l’Audace Verona: “Con Kim Serandrei abbiamo una marcia più”

Ottavo posto in classifica, un bel pareggio con la Lazio prima della pausa per la Nazionale e tanto entusiasmo in allenamento. In casa Audace Verona si vive un bel momento, ma Luana Püttow non può fare meno di chiederselo: what if? E quel se ha un unico soggetto: Kim Serandrei.
“Anche se adesso stiamo andando bene, mi domando spesso cosa sarebbe accaduto se fosse arrivato prima. Sono certa che avremmo avuto qualche punto in più, magari quelli persi contro la Kick Off o contro la Vip. E magari anche i due lasciati per strada a Firenze: lì avevamo avuto ancora troppo poco tempo per lavorare, ma sono sicura che in futuro faremo davvero un ottimo campionato”.

Kim c’è. È questo che il capitano rossonero ripete a gran voce. E con lui alla guida, neanche TikiTaka e Molfetta alle porte possono incutere timore.
“Certo non sarà facile, ma non è il momento di guardare la classifica: dobbiamo solo pensare a raccogliere il più possibile, prendendo consapevolezza del fatto che stiamo crescendo. Conosco il nostro allenatore dai tempi del Thiene, so che è uno dei migliori in circolazione e per questo – sorride – ho sempre “sponsorizzato” il suo nome: farei di tutto per la crescita di questa società, mi sta troppo a cuore e con lui raggiungeremo sicuramente un livello superiore. Cosa ha in più? È attentissimo ai dettagli: dopo aver visto che siamo carenti nelle ripartenze, ci ha allenate tantissimo su questo fondamentale e in effetti qualche gol è arrivato proprio in contropiede. Sono lacune che conoscevamo già, ma che nessuno ci ha mai corretto nel modo giusto, per cui si ripresentavano puntualmente in partita. E poi ora abbiamo un sistema di gioco: un conto è avere accanto le stesse persone da tanti anni, ma giocare di squadra è tutta un’altra cosa”.

Un’Audace Verona che si ritrova e ricompatta, un leader nel pieno della maturità… e delle responsabilità: la fascia che da ottobre indossa al braccio raccoglie 5 anni di gioie, dolori e tanto, tantissimo amore.
“Il successo in rimonta contro il Padova nella penultima giornata di campionato che ci ha permesso poi di vincere l’A2, prima ancora la Coppa Italia persa solo in finale col Bitonto e poi l’approdo nella massima serie: questi sono solo alcuni dei momenti che hanno reso indimenticabili i miei cinque anni qui. Ho scelto l’Audace quando di lei non si parlava ancora tanto, ho sposato un progetto e tutto il resto non importava: per me rimarrò sempre la squadra che mi ha permesso di giocare in Serie A e di continuare il mio percorso in Italia, e per questo le sarò grata in eterno. Ma proprio perché ci tengo così tanto, ora la salvezza non mi basta più: questa società merita di raccogliere tanti frutti e di poter puntare sempre più in alto”.

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