Di nuovo un sorriso per la Futura Bitonto che batte 4-2 la Sportivamente Amici e ritrova entusiasmo in vista del remake col Noci.
“Per fortuna l’abbiamo sbloccata subito – torna sul match Isabella Formiglio – e questo ci ha dato grinta a sufficienza per mantenere il controllo della partita: non abbiamo mollato né nella ripresa, quando la stanchezza si è fatta sentire, né quando hanno inserito il portiere di movimento per cercare di recuperare. Ci siamo aiutate a vicenda, e questo è stato sicuramente l’aspetto più positivo della vittoria”.
Tre punti che ora fanno vedere il Noci da un’ottica diversa.
“È una squadra sicuramente competitiva, ci sarà da combattere ma speriamo di poter avere il nostro momento di gloria e di creare sempre più attaccamento facendo felici i nostri tifosi. Sugli spalti ci sono sempre tanti amici, ma serve ancora più sostegno”.
Innamorata della sua squadra e innamorata di Bitonto: per Formiglio la maglia neroverde ha un valore assoluto.
“Ho conosciuto il futsal con questa società a 19 anni con Tempesta, Pagone e Napoli, sono una veterana del vecchio gruppo allenato da Varano. Dopo anni di tornei misti, è stato questo il mio primo club tutto al femminile. Quando è arrivata l’A2 ho continuato ad allenarmi, poi mi sono fermata per problemi di studio (università di psicologia) e lavoro (impiego nell’azienda di famiglia), fino alla ripartenza col Modugno. Ma il mio sogno – continua con un sorriso Formiglio – è sempre stato tornare qui e quando si è presentata l’occasione, l’ho colta al volo: è bellissimo giocare con alcune delle compagne di sempre e allo stesso tempo rappresentare i valori sportivi della mia città”. Una passione viscerale che va ben oltre le difficoltà iniziali riscontrate dalla Futura Bitonto. “Formare un gruppo è l’ostacolo più grande, ma sono sicura che andremo avanti in questo processo e sarà un anno di crescita. Alle mie chiedo solo una cosa: di continuare a lavorare senza allontanamenti e discussioni, il nostro più grande successo sarà arrivare a fine anno più unite che mai, a prescindere dal piazzamento in classifica. Solo così potremo ripartire da dove avremo terminato, per un progetto che sia il più duraturo possibile”.