Serie B

Lorusso, lo sport come questione di famiglia: “Papà la mia ispirazione, mamma la tifosa numero 1”

Lorusso

Non solo è al suo quinto anno con la maglia della Soccer Altamura (record di fedeltà della sua carriera), ma nella “città del pane” Costanza Lorusso (a destra nella foto) prenderà presto anche residenza. Una sorta di cittadina onoraria, così come lo è stato papà Saverio – poi trasferitosi con la famiglia a Ruvo di Puglia – quando era un’istituzione calcistica dell’Altamura del presidente-capitano Franco Tafuni, poi presidente – pensate – anche dell’attuale massimo dirigente biancorosso Franco Dinardo.
“Anche se all’inizio avesse paura che mi facessi male, mia madre ora è la mia tifosa numero uno – sorride – ma è stato proprio mio padre a trasmettermi l’amore per il calcio: abbiamo visto tante partite della Juventus insieme, mi ha spiegato la regola del fuorigioco ed è stato fonte di grande ispirazione. Ma in generale ci piace qualsiasi sport e tutti in famiglia hanno praticato attività ad alti livelli: dei suoi fratelli, uno è stato maratoneta e l’altro ha giocato a basket in Serie A col Perugia. Anche io ho avuto a che fare con la palla a spicchi fino alla Serie B col Trani, ma avevo solo 15 anni, trascorrevo tanto tempo con atlete più grandi di me e la mia passione si stava trasformando in un lavoro. Così ho lasciato”.

Ma chiusa la porta del basket, ecco che si spalanca il portone del futsal.
“Mio padre era diventato dirigente del Ruvo calcio a 5 in Serie B, io ero una delle tante ragazzine che si divertono con la palla durante l’intervallo. Mister Raffaele Turturo mi notò e mi volle con sé nella squadra femminile. Quando gli dissi sì era passato allo Spinazzola, quindi è lì che ho iniziato e a lui che devo tutto. Mio padre non mi dà tanti consigli: sia io che mia sorella, che è ballerina, siamo sempre state libere di esprimerci e fare le nostre esperienze. Non entra mai nel tecnico, mi chiede solo se sto bene. È stato lui a dirmi di rimanere ad Altamura e il motivo è molto semplice: qui mi vede davvero felice”.

E lo è davvero, anche se le prime due giornate contro Prandone e Chiaravalle non hanno portato bottino pieno.
“Vedo entrambi i pareggi in maniera costruttiva, forse potevamo fare di più ma non è una questione di gioco: si tratta semplicemente di imparare a conoscerci. Quest’anno ci sono stati 5 innesti, giocatrici di indubbio spessore ma provenienti da altri contesti. Il nostro valore reale si vedrà pian piano”.
Nel frattempo, un derby – precisamente quello contro la WFC Grottaglie – sarà certamente un ottimo banco di prova.
“Loro vengono da una sconfitta e questo ci dice di tenere ancor più l’attenzione, in più abbiamo tanta voglia di sbloccarci in campionato. Per me – carica Lorusso in chiusura – siamo una squadra che può vincere tutto, ma serve la partecipazione di tutti: squadra, mister e società in ogni sua componente”.

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