Serie C

Alessia Colamartino, la “piccola Castagnaro” della Futura Bitonto 2.0

colamartino

Il soprannome di “piccola Castagnaro” le è stato dato 6 anni fa nella scuola calcio della New Bisceglie Girls di Giusy Soldano, che le avrebbe poi spalancato le porte della Serie A col Bisceglie. E da allora Alessia Colamartino fa di tutto per meritarselo. D’altronde il salto compiuto è stato notevole: dalle prime parate al massimo palcoscenico nazionale, passando per la più iconica delle Final Eight, quella del Bisceglie di Di Chiano che per poco non ha giocato un brutto scherzo al Falconara.
“Grazie a Giusy Soldano e a Gabriela Oselame, che mi ha insegnato tutto quel che so partendo da zero, ho avuto un’opportunità che non capita a tutti e l’ho colta. Ho sempre giocato per strada con gli amici, a 10 anni ho fatto parte della squadra interamente maschile dell’oratorio, poi ho trovato finalmente il gruppo perfetto per me: non avrei mai pensato ad un futuro da portiere, ma è stato un colpo di fulmine. Sono entrata in porta una volta, quasi per caso, e staccarmi da lì è stato impossibile. L’unico rimpianto è quello di non aver potuto iniziato prima… Bianca? L’ho conosciuta quando era al Città di Capena. Il paragone con lei mi onora, ma – anche se sto migliorando – c’è ancora tanta strada da fare”.

Castagnaro nel Bitonto e Colamartino nella Futura Bitonto, squadra della serie C con lo stesso DNA sportivo e gli stessi colori. Per Alessia si tratta per la prima volta fuori dal contesto Bisceglie.
“Volevo cambiare aria e mi è piaciuta l’organizzazione della società, in più ritrovo al mio fianco tante delle ragazze con le quali ho condiviso il campo lo scorso anno. In questa prima parte – analizza la stagione l’estremo difensore neroverde – non è andata molto bene, abbiamo pensato più a difendere che ad attaccare e stiamo ancora facendo fatica a livello di squadra, ma vogliamo sbloccarci giocando di squadra e tirando in porta, perché lo abbiamo fatto davvero poco”.
Potrebbe essere quella col Bitetto, domenica 29 ottobre, la partita della svolta?
“Delle nostre avversarie conosco solo Antonella Uva, con la quale ho giocato sia al Bisceglie che in Rappresentativa pugliese. Considerando che prima dello start ufficiale ci siamo allenate insieme solo due volte, le difficoltà non saranno poche: ma non dimentichiamoci che a livello di individualità ognuna ha tanta esperienza e ora c’è bisogno che esca fuori anche a livello collettivo. Mi piacerebbe poter vincere il campionato e poi rilanciarmi per la Serie A: tra qualche anno – sorride Colamartino – mi immagino di nuovo lì, con un posto da titolare”.

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