Serie A

Femminile Molfetta, lacrime di gioia per Antonella Plevano: “Tutto incredibile”

Plevano

“Ma che mi è passato per la mente? Hai visto quanto ero lontana? Hai visto quanta gente avevo davanti? Hai visto Bruna completamente libera a destra?”.
Se la testa di Antonella Plevano non si fosse spenta per un solo decisivo attimo, probabilmente non ci sarebbe stato quel gol clamoroso (di sicuro tra i più belli della sua carriera) e di conseguenza non ci sarebbe stato il pareggio a 3’ dalla sirena, e chissà poi, cosa ne sarebbe stato di quella salvezza certificata proprio in extremis. Ma se la laterale continua a farsi domande, la Femminile Molfetta – anche grazie a lei – non ne ha più bisogno: il prossimo anno sarà ancora Serie A, con immensa commozione da parte di tutti quelli che hanno lavorato a questo prestigioso traguardo.

“Non ci posso pensare… – dice ancora incredula Plevano -. L’anno scorso piangevamo a Salsomaggiore per la categoria conquistata e quest’anno piangiamo di nuovo di felicità per averla mantenuta. Il mio gol? Onestamente, non mi aspettavo entrasse. So solo che ho calciato, cosa che non faccio mai – sorride – e poi mi è mancata letteralmente la terra sotto i piedi, perché Mauro Gadaleta mi ha presa in braccio. È stato bellissimo esultare davanti ad una tribuna piena di tifosi. Ieri ho rivisto le foto della gara e non ce n’è una in cui io non sia in lacrime: mi sono commossa dopo il pareggio in panchina e poi è stato un pianto continuo fino a tarda sera. Piangeva anche Amanda, che non ha potuto giocare a causa di un infortunio ma è stata lo stesso fondamentale per noi. Sfogo, liberazione, gioia: è stato un mix di tutto al termine di una stagione in cui a livello personale ho avuto tanti alti e bassi, ma che fortunatamente si è chiusa nel migliore dei modi e tra mille abbracci”.

E ora il tempo del riposo, dopo aver a lungo stretto i denti.
“Quanto è bello quel piazzamento in zona grigia?”. Eccola un’altra domanda che chiama una risposta naturale. “Mai colore mi è piaciuto di più – ride, ripercorrendo per l’ultima volta 9 mesi di fatiche -. All’inizio non è stato facile, poi però abbiamo meritato tutto con un grande girone di ritorno. Questa salvezza è nostra, di tutto lo staff e della società al completo, ma – completa la dedica Plevano – è anche della mia famiglia e di tutti quello che mi seguono e che credono in me più di quanto io abbia mai fatto”.

To Top