Serie A

Denise D’Angelo vede il Falconara: “Gara elettrica, vogliamo fare bene”

È stata una stagione costellata di molti no quella della S.S. Lazio. Infortuni e difficoltà hanno caratterizzato l’anno sportivo delle biancocelesti, quasi come se l’Aquila avesse le ali legate. “Credo sia stata la stagione più difficile da quando sono qui – Esordisce Denise D’Angelo – e sono qui da tantissimo tempo. Un insieme di situazioni negative che solitamente sono spalmate nell’arco di anni, per noi si sono concentrate tutte in questi 10 mesi. È stata molto dura, come poter affermare il contrario. Quello che però ha dato costantemente consolazione è stata proprio la squadra, lo spogliatoio. Trovarsi ogni giorno, tutte insieme, tutte con lo stesso sentimento e obiettivo è stato ed è bellissimo. Anche se non è andata come speravamo, anche la Coppa Italia è stata indimenticabile, soprattutto nella sua fase di preparazione”.

Sarà proprio la forza del gruppo a trascinare la Lazio nell’impegno dei playoff. “Anche perché, come facile immaginare, non siamo al completo e non siamo al cento per cento. Un po’ come tutto l’anno d’altronde. Ma questo non vuol dire che faremo le vittime sacrificali. Ce la giocheremo, perché questo è il nostro carattere. Siamo scalcinate? Va bene, ma ci siamo l’una per l’altra e daremo tutto per provare a portare la serie a gara 3, se non dovessimo riuscirci sulle due partite. Con il Città di Falconara – specifica D’Angelo – vengono fuori sempre partite molto belle, avvincenti, folli. A volte per noi, a volte per loro. Per questo mi aspetto una gara elettrica, pirotecnica. Scontato dire che vogliamo sfruttare il fattore casa e portare la prima dalla nostra parte”.

L’ultima di campionato regolare contro l’Irpinia è servita a far girare di nuovo le gambe e la testa in vista dei play-off. “È stata una partita strana, per noi non ci tava per la classifica e forse siamo andate un po’ leggere di testa, quasi come fosse una partita di allenamento. Ora tutto sarà profuso per i playoff. Vogliamo terminare la stagione – conclude – orgogliose per aver dato il massimo”.

 

 

 

 

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