Serie A

Giusy Pugliese incoraggia la sua Irpinia: “Insieme, possiamo dare di più”

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Umberto Tozzi, Enrico Ruggieri e Gianni Morandi, a fine anni ottanta cantavano “Si può dare di più perchè è dentro di noi”.
Il riferimento del brano è alto, abbracci temi importanti che toccano tutti. Ma se volessimo riprenderlo e calarlo nella realtà di tutti i giorni, Giusy Pugliese sicuramente intonerebbe questi versi pensando al suo PSB Irpinia. Con un solo obiettivo: ricordarsi e ricordare che mettendoci quel qualcosa in più si possono raggiungere grandi traguardi. E le campane ne hanno uno grande da raggiungere, l’obiettivo di una stagione intera: la salvezza.

Contro la Vip, domenica scorsa, era un’occasione da non lasciarsi fuggire ma sfruttata a metà. “Sapevamo di dover fare punti – commenta la numero 18 – di giocare in casa e di dover dimostrare il nostro valore. Quindi la tensione era già alta in partenza. Purtroppo, la gara è iniziata con l’infortunio di Tamara Falconi, il nostro portiere, dovuto a reiterati episodi fallosi. Ciò ha contribuito a far emergere un generale nervosismo. Non siamo riuscite ad essere ciniche sotto porta e, come questo sport ci ha più volte insegnato, se non segni, prima o poi verrai segnato”.  Forse la forma grammaticale farà storcere il naso ai più, ma rende precisamente l’idea sull’inconfutabilità dell’assunto.

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“Andare sotto di punteggio in partite come quella di domenica scorsa provoca un aumento della tensione ma, e qui sta il positivo, abbiamo saputo reagire e dopo vari tentativi è arrivato il gol del pareggio. Potevamo e dovevamo vincere – rimarca perentoria – sfruttare meglio la situazione della superiorità numerica nei minuti finali. Ma non ci siamo riuscite. Personalmente, sono più delusa che soddisfatta”

Come fare non so, non lo sai neanche tu. Ma di certo si può dare di più, prosegue la canzone. Non ci sono alibi in definitiva. “In questo campionato di eccellenza – spiega – sapevamo che la salvezza non sarebbe stata una passeggiata. L’inesperienza generale, i tanti nuovi innesti, squadre avversarie già ben formate ed esperte. Personalmente credo che per raggiungere il nostro obiettivo, ad oggi e non solo, c’è bisogno di gioco di squadra, di unione, di credere l’una nell’altra e in ogni singolo elemento che rappresenta, gioca e lavora per l’Irpinia. Andare, così, tutti nella stessa direzione”. Perchè te sono io, non solo tu.

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Ci proverà di nuovo la rosa guidata da mister Battistone, domenica contro il Rovigo. “Sarà scontato dirlo, ma sarà una partita dura. Una lunga trasferta contro una squadra ben organizzata, che sa chiudersi bene in difesa e sfruttare le occasioni sotto porta. Bisognerà sbagliare il meno possibile e puntare sul gioco di squadra, che fa sempre la differenza. Quest’anno – continua la calcettista – ha confermato alcuni miei pensieri: nello sport o in qualsiasi campo in cui si lavora di squadra, l’unione e la cooperazione sono la base per il raggiungimento di un obiettivo, l’umiltà e la fiducia fondamentali per affrontare le difficoltà. Inoltre, costanza, dedizione, sacrificio e passione non devono mai venire meno”.

Cosa ti manca, cosa non hai. Si potrebbe percorrere tutta una nota alla volta e trovare, in ogni passaggio, una chiave di lettura personale. “Parlando di me e per me – analizza Pugliese – non sono molto soddisfatta, perchè volevo mettermi in gioco e testarmi in questa nuova categoria. Ho dovuto però rallentare a causa di un infortunio accorso al termine della scorsa stagione. E’ stato un anno molto duro. Essere sempre tanti passi indietro rispetto alle mie compagne e alle avversarie non è stato semplice. Finalmente – conclude con positività – in questa parte della stagione sto cominciando a macinare qualcosa di buono e, a tal proposito – conclude Pugliese – colgo l’occasione per ringraziare la società e tutto lo staff per la costante presenza e disponibilità”

 

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