Vittoria contro la Kick Off, doppia amichevole in Azzurro contro la Finlandia ed ora, all’orizzonte, la S.S. Lazio. Se per tutti o quasi quella passata ha rappresentato una settimana di pausa, non lo è stata per Angelica Dibiase, numero uno del Città di Falconara.
Ma andiamo con ordine. “Contro la Kick Off non è stata di certo una partita semplice – sottolinea Dibiase – Davanti avevamo una squadra che sta vivendo un momento positivo in campionato. Siamo state brave a fare in modo che, quadra volta, il risultato positivo fosse a nostro vantaggio. Questo, frutto della giusta mentalità dimostrata, combattendo su ogni pallone. Comparando con la sfida precedente, che purtroppo ci ha visto uscire dalla Coppa Italia, la differenza è proprio tutta qui”. Non un alibi ma uno stimolo a fare meglio. “In quel particolare momento, ognuna di noi ha dato il massimo di ciò che aveva e poteva nonostante reduci dal mese di dicembre che ha prosciugato le nostre energie e un gennaio carico di partite. C’era tanta stanchezza, fisica e mentale, ma abbiamo imparato a fare tesoro della fatica per gestire meglio le criticità in futuro”.
Oltre ai tre punti, Angelica Dibiase si è portata a casa il riconoscimento per aver contribuito a scrivere un pezzo della storia recente della Kick Off. La società meneghina, infatti, l’ha omaggiata ad inizio partita, un gesto capace di riscaldare il cuore e di contribuire ad accrescere la consapevolezza del proprio valore come persona e come giocatrice. “Non mi sarei mai aspettata nulla del genere.
E’ stato bello ed emozionante. Qualcosa di buono ho lasciato nel mio tempo come All Black e quando ti viene riconosciuto e ricambiato è bellissimo. A San Donato ho vissuto tre stagioni ricche di emozioni, nelle quali ho vinto il mio primo trofeo (la Coppa Italia 2019 n.d.r.), disputato le mie prime finali di campionato e la Champions in Spagna, assieme ad un gruppo fantastico. Ogni anno è un’avventura diversa e arricchente in ogni società. Ovunque ci sono pro e contro, ma qualsiasi esperienza ha la capacità di farti crescere se ben sfruttata”.
Tutta la maturità accumulata negli anni di agonismo a rimbalzo controllato, è e sarà a disposizione del Città di Falconara, nel match contro la Lazio previsto per domani, e della Nazionale. “Le biancocelesti verranno a Falconata con la voglia di giocare al massimo, come giusto che sia. Non sarà facile, come nulla quest’anno, ma l’obiettivo rimane sempre uno solo: i tre punti, e faremo del nostro meglio per regalare a noi e a quanti ci sostengono al Badiali un’ulteriore gioia”.
Il capitolo Nazionale, invece, è come fosse la grande cornice nella quale si svolge e articola la vita di un’atleta. E’ l’obiettivo, la meta, l’unica maglia. E’ stato così anche durante la doppia amichevole con la Finlandia. Ad ospitare le gare, il parquet del PalaRoma. “Sono state due grandi partite – commenta la numero – Nella prima sicuramente avremmo potuto essere più incisive sottoporta.
Ma, come detto, tutto serve. Abbiamo trovato, a Montesilvano, una bellissima cornice di pubblico, tutto unito per un’unica maglia.
Del mio percorso – continua Dibiase – sono molto soddisfatta. Passo dopo passo, con tanta passione e tanta voglia, è arrivato tutto ciò che da bambina non avrei mai pensato, solo sognato. C’è ancora tanto da fare, c’è e ci sarà sempre tanto da imparare. La voglia di lavorare e continuare a crescere – assicura – non manca”.
Assieme a Dibiase, un parco portieri di tutto rispetto. “E’ molto stimolante vedere ciò che fanno le mie colleghe, sono uno stimolo a fare sempre meglio. La Nazionale – afferma con orgoglio – per me è tutto. E’ l’apice del sogno, è l’Amore vero verso un’unica maglia, La maglia, quella che quando la indossi la senti come fosse la tua stessa pelle. E’ la bandiera che quando la guardi è capace di farti brillare gli occhi. E’ l’inno, le cui note ti fanno battere forte il cuore. E’ Amore. E’ rispetto. E’ onore! Ogni volta che arriva La chiamata, è un riconoscimento senza prezzo”
