Serie A

Audace Verona in cerca di serenità, Agata De Berti: “Dipende tutto da noi”

Agata De Berti

Ora la pausa, poi cinque giornate al termine e nessuna voglia di arrivare al 30 aprile per capire come andrà. Agata De Berti, estremo difensore dell’Audace Verona, vuole chiudere già dalla prossima quei conti salvezza rimasti ancora in sospeso dopo il pari con la Vip e la sconfitta di misura (che ancora brucia) rimediata con la Lazio a Fiano Romano.
“Potevamo fare di più, l’abbiamo un po’ buttata via – torna sul match con rammarico -. Avremmo dovuto gestire meglio alcune situazioni, ma in casa loro non è mai facile perché hanno un modo di giocare che manda in affanno un po’ tutti però abbiamo fatto anche buone cose, mi piace ripartire da lì. Alessia Grieco? Da portiere, conosco i suoi numeri: però puoi fermarla una, due e forse anche tre volte, ma alla fine tira sempre fuori qualcosa dal cilindro, così come – parlando di scuola romana – ha fatto Pomposelli dall’altra parte”.

Un solo passo ancora, da compiere quasi obbligatoriamente nella vicina Rovigo, prima di imboccare a gran velocità gli ultimi tornanti: Kick Off, Città di Falconara e TikiTaka Francavilla in chiusura.
“Forse la poca lucidità nel sfruttare le occasioni create, forse un po’ di sfortuna, ma da Molfetta in poi siamo consapevoli di aver sprecato partite che avrebbero potuto garantirci una certa serenità. La conseguenza allo stato attuale è che il derby diventa ora una delle partite più importanti del nostro percorso, quasi una di quelle da dentro fuori che non siamo poi così abituate a giocare. Sicuramente c’è un po’ di ansia, ma ripeto: ora è troppo importante fare risultato, lo vogliamo fortemente”.

Via i fantasmi dell’andata. Porte aperte, invece, a spirito di sacrificio e cattiveria agonistica.
“Il primo derby non mi va ancora giù – confessa De Berti -. Era stata una giornata partita male e conclusasi peggio, perché eravamo arrivate lì con la voglia di dare ed ottenere il massimo, per poi ritrovarci ad essere a tratti surclassate dalle nostre avversarie. Questo ci ha però insegnato tanto e successivamente ci ha dato anche la forza di andare a raccogliere punti in partite più difficili. Il Rovigo lotterà su ogni pallone, ma lo stesso faremo noi”.
Proprio come in una gara secca, una di quelle che è adesso o mai più.
“Se non vanno le gambe, andrà la testa. Un modo lo troveremo, perché la posta in palio sarà uno stimolo in più per tirare fuori tutto quel che abbiamo. Siamo cariche e non vediamo l’ora di scendere in campo per poter dire la nostra. Aprile deve essere all’insegna della serenità – taglia corto De Berti – ma adesso dipende tutto da noi”.

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

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