Serie A

Luciani canta la sua Finale “Il Cdf è silenziosamente Costruire”

“Chiudi gli occhi e immagina una gioia”
Così prende il via una delle più belle canzoni di Niccolò Fabi, dedicata alla bellezza dell’impegno nel costruire una realtà, una storia, una vita.
Chi non la conosce, semplicemente mente, così come mente chi non conosce il percorso che ha portato il Città di Falconara a questa vigilia di Finale Scudetto.
Un’emozione da prima volta, si, ma resa possibile da un lavoro costante lungo anni che ha portato il CdF all’apice del futsal italiano.

Sofia Luciani, capitan Luciani, Sofileia come la chiama il presidente Marco Bramucci, nel suo essere riservata, solitamente non è entusiasta delle interviste. Come a dire, lasciamo che sia il campo a parlare. Oggi però è come se la vedessi seduta sulla radura che precede l’ultimo tratto di salita verso la vetta di una montagna, soppesando il cammino che l’ha portata così in alto, e prendendo tutte le forze necessarie per l’impegno finale.
Riparte da Statte, per tornare alle origini e respirarne le emozioni.

Gara2 è stata una partita dura, esattamente come ci aspettavamo fosse – esordisce la numero 10-. Lo Statte è una squadra che, oltre alla qualità della rosa, ha un cuore enorme per cui, dopo il risultato dell’andata, ci aspettavamo una reazione forte in casa loro. Siamo riuscite a mettere sul tabellone un triplo vantaggio ma, piano piano, la partita si è complicata. Quando Renata si accende, quando decide di spingere sull’acceleratore, è difficile arginarla. Alla fine però, siamo state brave a gestire la gara e a portare a casa il risultato di cui avevamo bisogno per passare il turno“.

luciani

Camminando a ritroso nel tempo, pensieri, volti ed esperienze si affacciano sul mare dei ricordi. “A poche ore da questa finale, mi torna in mente tutto il lungo percorso fatto fino ad ora. Tutta la fatica, i sacrifici, i momenti difficili che abbiamo affrontato e superato. Tutte le persone che sono state qui in questi anni, che hanno vissuto il Città di Falconara e che hanno contribuito a farlo diventare la grande e bella realtà che conosciamo oggi”.

E, ad oggi, il CdF scalda i motori per quella che rappresenta, per la squadra e per il suo capitano, la sua prima storica Finale Scudetto. “Credo che questa finale rappresenti per questa società, la fine di un capitolo in cui dopo un percorso graduale ha raggiunto i vertici di questo sport e, contestualmente l’inizio di una nuova narrazione“. Una finale che ha un titolo e una definizione. “Fabi ha scritto una canzone meravigliosa ed è questa che mi sta accompagnando in questi giorni. Credo descriva perfettamente quanto stiamo vivendo:

il finale è di certo più teatrale,
così di ogni storia ricordi solo la sua conclusione.
Ma nel mezzo c ‘è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno,
e giorno dopo giorno è silenziosamente costruire.
E costruire è sapere rinunciare alla perfezione”.

Giorno dopo giorno Luciani e compagne sono arrivate qui, tanto in alto da aver conquistato una Coppa Italia e trovarsi a competere per il titolo di Campionesse d’Italia.
Sa bene Sofia che non è solo una questione personale e di squadra, coinvolge una città intera. Città che, nei limiti delle disposizioni previste, potrà tornare a tifare le proprie beniamine direttamente dagli spalti del PalaBadiali.

Per Falconara come città, penso voglia dire tanto questa finale scudetto. Molte volte mi è stato raccontato che, tanti anni fa proprio in questo palas, giocava una squadra di pallavolo maschile in serie A e i Falconaresi riempivano totalmente il palazzetto con grande partecipazione. Per questo penso siano molto orgogliosi di avere di nuovo una rappresentante della città ai vertici dello sport. E noi speriamo di raggiungere presto i numeri di pubblico di quei tempi.

Oggi siamo tanto felici di poter riabbracciare il nostro pubblico, seppur con le dovute limitazioni. Lo sport si gioca per provare emozioni e per condividerle con qualcun altro. Senza pubblico non ha praticamente senso giocare.
Spero che questo risultato sia anche il punto di partenza per portare avanti, continuare a costruire giorno dopo giorno, qualcosa di grande, coinvolgendo sempre più persone intorno alla realtà del CdF.  Ma più di tutto, spero che questi traguardi raggiunti servano a coinvolgere e appassionare tante bambine“.

Eccolo il sogno per un nuovo inizio, una nuova partenza. “Mi auguro di vedere un giorno qui a Falconara una scuola di futsal femminile in cui tante bambine potranno imparare, giocare e vivere di questo meraviglioso sport“.

Ora però è tempo di allacciare gli scarpini e concentrarsi per gara1 contro il Montesilvano. “Abbiamo vissuto questa settimana con grande entusiasmo, preparando la partita con tutta l’attenzione e la concentrazione necessarie. Così come facciamo sempre, per arrivare quanto più possibile pronte. Il Montesilvano è una squadra forte, e ci sarà bisogno di ogni qualità, ogni goccia di sudore, ogni grammo di voglia e convinzione, per raggiungere il traguardo che desideriamo. Personalmente – conclude – mi aspetto di vivere grandi emozioni e credo sarà un grande momento di spettacolo, di gioia e di condivisione“.

“Tra l’attesa e il suo compimento, in mezzo c’è tutto il resto”

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