Serie A

FFC, Marchese verso i playoff “Lotteremo su ogni pallone”

Cagliari. Il campo. Il mare. Il campo. Leo. Il campo. Amicizie che nascono e si legano alla vita. Il campo.
Il campo da gioco, con indosso la 17 del Futsal Femminile Cagliari, è il minimo comune denominatore dell’esistenza di Sabrina Marchese. Un’esistenza fatta di “pane e pallone” da sempre, di pane e FFC negli ultimi tre anni. Anni non sempre facili. Soprattutto l’ultimo che ha riservato, alle ragazze di capitan Cuccu, ben più di una sorpresa. Ne abbiamo raccontato spesso, volando fisicamente e idealmente, attraverso lo spazio di cielo che separa e unisce l’isola allo stivale.

Per attraversare l’anno rossoblu di Sabrina Marchese, prenderò in prestito qualche citazione musicale in una sovrapposizione di piani narrativi, o semplicemente un’interazione tra gli stessi, voli appunto, che rende merito a più espressioni artistiche allo stesso momento, al giusto momento.

“Sto per strada ma non mi ricordo nessuna partenza E chissà dove arrivo”

Partenza e arrivo invece erano e sono molto chiari in casa Futsal Femminile Cagliari. E sono entrambi in salita. Come tutto il campionato del resto. Un campionato vissuto in una sorta di “silenzio mediatico” dalla numero 17. Se non fosse estremamente riconoscibile vedendola giocare in campo, di Sabrina Marchese non ci si accorgerebbe. Attenzione a non fraintendere le mie parole però. Tra le atlete più riservate del panorama futsalistico italiano, è il campo che lascia parlare, nel bene e nel male.

Quando scegli di essere una calciatrice (prima) e una calcettista (ora) la cosa fondamentale è esserlo, appunto. Il mondo fuori dal campo è funzionale a quello che accade al suo interno. Solo così la voglia, l’impegno e la costanza possono spingere i passi oltre il limite, dentro ad una visione collettiva necessaria a raggiungere gli obiettivi. I risultati sono sempre frutto di allenamenti e sudore. E’ questo che conta”.

“Pensa se fosse una cosa di tutti, sbagliare e poi ammettere subito di averlo fatto”

Con il senno di poi credo che sempre si riesca ad individuare ciò che è andato bene, ciò che poteva essere fatto meglio, ciò che poteva non essere proprio fatto. Ma così è facile. La gestione di una squadra, soprattutto in un tempo come questo, non è cosa da poco. Personalmente, non mi avventurerei e fortunatamente non mi tocca farlo. Riconoscere i punti deboli però, aiuta sempre nel processo di crescita e miglioramento. Come si dice, si impara più da una sconfitta scottante che dalla più grande delle vittorie.

E’ frustrante uscire dal campo sapendo di aver dato tutto, ma che quel tutto non è bastato. Gran parte dell’anno è stato così. I risultati non hanno dato merito a prestazioni di carattere. Abbiamo avuto bisogno di una scossa, di un esame personale, di compattarci nella difficoltà, così da riuscire a trovare il giusto ingranaggio nel quale incastrare le qualità di tutte e rendere possibile l’accelerazione verso i risultati. La chiave l’abbiamo sempre avuta tra le nostre mani. Il carattere. Un fattore, questo, che ci ha sempre contraddistinto e che, alla fine, ci ha fatto raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società”.

“Ci facciamo i complimenti, ma stringiamo i denti”

Sì, perché di complimenti il Futsal Femminile Cagliari ha potuto farsene più di uno, raggiungendo il traguardo prefissato ad inizio, anno stringendo i denti e affrontando quanto il 2020/2021 ha avuto in riserbo per loro “Lento, veloce. Quanta giorni senza giocare, giocare sempre per quaranta giorni. Se non avessimo avuto la forza di volontà, il carattere di cui parlavo, quella capace di farci uscire dal campo sfinite ma senza rimpianti, a partire da noi stesse, non saremmo arrivate ad aprile. A prescindere dalla salvezza, credo che questo vada annoverato tra i risultati conseguiti quest’anno”.

Cagliari

Un risultato senza dubbio conseguito per il pivot siciliano, è il buon bottino di reti portate a casa.
La più brasiliana delle italiane, i suoi gol hanno contribuito non poco al raggiungimento della salvezza. La firma più pesante? Il 7-6 nella sfida salvezza contro il Pelletterie, rete che ha consegnato alle rossoblu tre punti decisivi.
I gol sono sempre frutto di una manovra di squadra. In campo non si scende da soli, anche se a volte la frenesia di trovare il risultato induce a provare a “risolverla da sole”, caricandosi il peso della gara esclusivamente sulle proprie spalle. Non vedendo che, la condivisione delle responsabilità, è la chiave per gestire nel miglior modo possibile anche la più complicata delle situazioni. L’incremento nella nostra media realizzativa è arrivato quando abbiamo preso consapevolezza di questo fattore”.

“Vorremmo essere pochi se siamo tanti”

L’FFC invece avrebbe forse voluto piuttosto essere in tanti a dispetto di una rosa corta.
I pochi cambi a disposizione ci hanno costrette ad un impegno possibilmente maggiore. Poco importa se il fisico spesso non stava dietro. Abbiamo giocato con i fastidi in spalla, ma abbiamo giocato. Sacrificando ognuna una parte di noi per questi colori, spinte dal cuore, alimentate dalla passione”.

“I nostri corpi sono solo involucri costosi di qualche cosa che non ha importanza”

Ce l’ha eccome invece, caro Filippo (Uttinacci, in arte Fulminacci). Soprattutto quando si sceglie una vita in cui il fisico è il tuo ferro del mestiere. Il campionato com’è, parafrasando, ha giocato contro il fattore allenamento e tenuta fisica, esponendo le atlete rossoblu, e più in generale le calcettiste tutte, ad uno stress fisico da dover gestire con oculatezza per poter arrivare a fine anno. “Credo che i fastidi fisici siano fisiologici in un campionato di questo tipo. Generalmente chiediamo sempre tanto ai nostri corpi, quest’anno abbiamo chiesto gli straordinari. Preparazione e recupero sono stati determinanti per arrivare a fine stagione con ancora benzina nelle gambe, seppur affaticate”.

“Loro non hanno né tempo né voglia di avere paura”

E’ così che è arrivato il momento di giocare i playoff. Al meglio delle tre, contro le campionesse di Coppa del Città di Falconara. “Le sfide non ci spaventano, credo che oramai sia chiaro a tutti. Il valore del Città di Falconara non ha bisogno di essere decantato, ci pensano i fenomeni che ogni domenica scendono in campo e dimostrano la loro forza e il loro valore. Questo non deve far pensare che arriveremo a giocare i playoff con leggerezza. Senza pressioni certo, ma di sicuro con agonismo e impegno. Si gioca per vincere, sempre, altrimenti non avrebbero senso classifiche e punteggi. Ne siamo tutti consapevoli, per questo mi aspetto che sarà una doppia, o tripla sfida, in cui ognuna di noi darà tutto. Come fatto fino ad ora. Saremo una squadra compatta, che con determinazione e voglia lotterà su ogni pallone”.

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

To Top