Futsal

Nostalgia canaglia

Dai gol di Sarita dell’AZ a Nemcic, passando per Cary (in foto): una carrellata di ex giocatrici viste all’opera nel Belpaese. Le rivedremo?

Passano gli anni e i campionati, ma le protagoniste vanno e vengono. Quante giocatrici, infatti, si sono alternate in questi anni nel nostro Belpaese? Tante, alcune hanno lasciato un segno, altre meno. Per un motivo o per l’altro, ognuna ha la sua storia che merita comunque di essere raccontata. Spulciando rose passate, vi è un autentico melting pot geografico dispersosi tra Spagna, Brasile, Croazia e Portogallo. Magari per alcune di loro è solo un arrivederci, l’occasione di rivederle in Italia potrebbe ricapitare da un momento all’altro. Eccola una rapida carrellata che, con l’imminente arrivo del mercato di riparazione di dicembre, potrebbe magari trasformarsi anche in preziosi consigli per gli acquisti.

Noe Reyes Garcia Concretezza e intelligenza tattica, la spagnola di Chiclana de la Frontera in Italia il segno l’ha lasciato eccome: uno scudetto con il fortissimo AZ versione 1.0, quello composto – per intenderci – da Gayardo, Blanco, Marranghello, Mascia. Poi passa al Montesilvano di Francesca Salvatore e concede il bis, dando il suo solito apporto. È tornata a casa, gioca nel Cadiz in Primera Division.

Sara Moreno Molina Un animale da gol, una specie di sentenza delle aree di rigore di qualsivoglia campo. Anche Sarita un tassello di storia dell’AZ, verrà in Italia la stagione successiva al tricolore facendosi conoscere ben presto. Ha messo radici nell’Ourense, nella sua Spagna, ma almeno 9 squadre su 10 farebbero carte false per riportarla in Italia. Fiuto del gol come stile di vita, tempra, carattere.

Gabi Marranghello Luizelli Giusto lo scorso campionato ha vestito la maglia del Pescara, dopo aver osservato un periodo di “stop” in Brasile. Anche lei nell’AZ prima versione capace di vincere a mani basse lo scudetto dopo il confronto in finale con il Real Statte. Professionista esemplare e giocatrice versatile, un bel jolly per gli allenatori.

Bea Martin Compagna di squadra di Sarita nell’Ourense, l’abbiamo ammirata fino alla scorsa stagione al Real Statte. Soldatino instancabile, grande spirito battagliero e riferimento per lo spogliatoio, una come Bea Martin manca sempre. L’auspicio è di rivederla ben presto da noi.

Ceci Puga La lunga spagnola sarà un’intuizione della Lazio, una locomotiva dalla grande energia e una castagna incorporata che le parte appena mette nel mirino la porta. Adesso è al Poio Pescamar, dove sta attraversando un magnifico momento di forma. Diversi i portieri impallinati ultimamente. Non è mai troppo tardi per tornare.

Raquel Tolotti Lei appartiene al filone di quel Preci che sancì lo storico inizio delle giocatrici da naturalizzare. Torna in Italia due anni fa, dopo una sosta di tre in Brasile. La riporta nel Belpaese la Real Five Fasano, ma il Tolotti bis non è memorabile: un infortunio ne limita il rendimento, il passo sembra appesantito dall’incedere del tempo e dai radicali cambiamenti “d’Elite” del nostro futsal. Tornerà in Brasile sottotraccia, mentre il Fasano non eviterà la retrocessione.

Ana Caterina e Carla Vanessa Le due portoghesi della Lazio che tutti ricorderanno. Una faceva i gol, l’altra li evitava (e bene). Giocatrici dal sicuro affidamento che vale sempre la pena tenere d’occhio per sferrare, chissà, la proposta dell’Italia bis al momento giusto.

Tihana Nemcic Regolare, costante, esemplare dentro e fuori dal campo. La giocatrice croata è una bella scoperta del Breganze, dove offre un rendimento molto positivo. Tornata in patria per motivi personali. Proprio nel suo paese è stata la prima donna ad allenare una squadra di futsal maschile, questo ormai qualche anno fa. Si narra che nessun giocatore abbia mai saltato un allenamento.

Katalin Üveges Portata in Italia dall’ei fu Vis Lanciano in compagnia di Nagy e Csepregi, passa successivamente alla Ternana dove vince uno scudetto. Indossa anche la maglia della Bellator. Ragazza umile e discreta, giocatrice forse non spettacolare ma concreta. Tornata in Ungheria, non ha perso il fiuto del gol. Sempre al posto giusto nel momento giusto.

Sandra Rovira Navarro Giunta in Italia nel Perugia (anno 2013) di Eugenio Boranga insieme a Corin Pascual, farà bene. Positiva esperienza anche all’Olimpus. Un’altra giocatrice che molti allenatori vorrebbero avere: silenziosa, educata, sempre al servizio della squadra. È tornata in Spagna per motivi di lavoro, ma rivederla sarebbe un grande piacere.

Monica Masero Cunill Raffiche di gol nel Salandra, poi Fasano negli ultimi due anni. Tuttavia un infortunio al ginocchio, sempre due anni fa, la costringe ad operarsi, ma le qualità della catalana sono indiscutibili. È ancora in Italia, al Sud, fa l’allenatrice-giocatrice del Grassano.

Jessiquinha Portata in Italia dalla Ternana di Damiano Basile, non riuscirà ad esprimersi con continuità per via di malanni fisici che la perseguiteranno. Stessa sorte all’Isolotto. I piedi, però, non sono certamente da buttare. Tornata nel suo Brasile, si dedica a tutto spiano alla scoperta di nuovi talenti da poter ammirare. Bravissima ragazza, a dir poco ineccepibile fuori dal campo.

Melissa Cary (and sister) Altra pluri-ex, vedi le sue esperienze con Isef, Lazio e Isolotto. Centrale fisico e tigna, un cliente sempre scomodo per tutte. Anche la sorella Brenda conoscerà i colori del Belpaese. Tornate stabilmente nella madre patria America. We miss you!

Ivona Turcinovic Dal Montenegro con furore. Portata in Italia insieme a Miroslava Velasevic, la sua prima squadra è il Salandra. Poi Ternana e Fasano, fino allo stop. Le sue lunghe leve, unita alla sua tecnica, ne facevano un centrale prezioso. E’ attualmente in Toscana, dove vive e lavora stabilmente.

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

To Top