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Nazionale U17, grazie lo stesso! Vince il Portogallo, ma c’è ancora una speranza

Juniores

Troppo Portogallo per la Nazionale Under 17 e nessuna sorpresa, purtroppo, al Pavilhão Municipal di Caminha. Nel Torneo di qualificazione ai giochi olimpici giovanili di Buenos Aires 2018, le lusitane mostrano i muscoli e si impongono con un perentorio 8-0 che lascia poco spazio alla cronaca, ma non spegne definitivamente le speranze azzurre.

Un vero peccato, comunque – anche se pronosticabile – figlio di un gap culturale (inteso come cultura sportiva) in alcun modo imputabile a giocatrici e c.t. Salvatore, che si fa voragine al cospetto di formazioni che da anni investono sul settore giovanile, e sulle attività ad esso dedicate. Considerazione a margine che andava fatta, ma sulla quale sarebbe inutile dilungarsi oltre.
Quello che ci preme – invece – sottolineare è la fierezza di queste piccole grandi eroine, che hanno avuto l’onore di vestirsi d’azzurro e di portare in alto i nostri colori con abnegazione. La professionalità dimostrata e la capacità di non arrendersi mai, anche quando alzi la testa e il tabellone luminoso ti restituisce un punteggio impietoso. Ma c’è ancora una speranza.

REGOLAMENTO QUALIFICAZIONE: NULLA E’ANCORA DECISO – Contorto e complesso il meccanismo che porterà a capire chi – o meglio quale disciplina – staccherà il biglietto per i Giochi olimpici. In questo momento, nel futsal femminile, sarebbero Portogallo e Spagna ad averne diritto. Ma ci sono altri fattori da considerare.
Proviamo a riassumere il regolamento. A Buenos Aires ci saranno 4 discipline: beach handball, rugby 7, hockey (field hockey) e naturalmente il futsal. Ogni sport dovrà avere una sola delegazione a rappresentarlo, il che vuol dire che se in tutti e quattro gli sport dovessero qualificarsi formazioni femminili, il Comitato Olimpico Portoghese dovrà sceglierne solo una tra queste squadre. Inoltre, nello stesso sport, non possono qualificarsi contemporaneamente uomini e donne.

NELL’ATTESA, GRAZIE – Nulla quindi è ancora deciso. E in attesa di capirne di più osservando i risultati ottenuti complessivamente da ogni Nazionale (ne sapremo di più a marzo, dopo le qualificazione del rugby 7), non ci resta che applaudire ancora una volta le nostre ragazze.
Poco importerà, comunque, se la strada non dovesse portarci dove tutti abbiamo sperato: in Portogallo è iniziato un corso destinato a sbocciare, perché la Nazionale ha imparato a sognare e non smetterà.

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