Futsal

Montesilvano-Sabatino, emozioni fatte in casa

Nicoletti

E’ martedi sera, domani in tanti si alzeranno all’alba per andare a lavorare. Eppure il Ruggito Rossoverde è tutto lì, nella metà sinistra del PalaSantaFilomena, a sostenere la Ternana. Dall’altra parte c’è il meno colorato, ma pur caldo pubblico di fede biancazzurra. E poi ci sono i tifosi lontani che hanno scelto di seguire la nostra diretta. Non soltanto guardare, seguire: 262 commenti, 95 reactions, più di 20 condivisioni. Nel palazzetto siamo molti più di quanto vediamo.

MONTESILVANO ILLEGALE – Il recupero della seconda giornata inizia puntuale alle 20.30. Marzuoli non ha Mendes e ha da poco ritrovato Ortega, Renatihna ha scontato la squalifica ed è nello starting five scelto da Shindler, insieme a Schmidt e Bianchi. Battono le biancazzurre. Partiti.

Montesilvano

Montesilvano e Ternana al fischio d’inizio

Passaggi decisi, si gioca a testa alta, sui contrasti si entra duro ma pulito. C’è una sicurezza che forse non mi sarei aspettata, sapendo che la palla scotta sotto i piedi. Le prime battute di un match sono importanti, c’è chi dice che si decida già tutto lì. Barbara Di Pietro sapeva dirmi come sarebbe andata una partita dall’aria che si respirava nello spogliatoio. E non sbagliava mai. Sta ascoltando la nostra cronaca anche lei e se fosse stata qui me lo avrebbe senz’altro anticipato: Domenichetti si gira dal limite e sblocca con un destro all’angolino quando è trascorso un solo minuto sul cronometro. Doccia fredda Ternana, secondo calcio d’inizio in pochi secondi. Stavolta battono le rossoverdi, ma il possesso dura poco: Amparo in pressione sul portatore sporca ogni passaggio ed è preziosa in chiusura quando Renatinha parte in velocità sulla fascia. Non sarà una serata facile per la numero 9. Sui corridoi non si passa, al centro è peggio che andar di notte: Ortega – che fino ad oggi, ahimè, si è vista poco a causa di un infortunio – le ringhia addosso, andando anche oltre quelle che sono le sue caratteristiche. Accanto c’è D’Incecco che non la lascia sola un attimo e chiude la gabbia.

Ortega

Renatinha contro D’Incecco e Ortega

Lo chiameremo capolavoro tattico. E’ in difesa, infatti, che il Montesilvano vince la partita. Un nome su tutti: Ana Carolina (oggi in campo per 40′), che è gigantesca tra i pali. Insert coin Ternana, se vuoi tirare ancora. Ma oggi proprio non gira. Lo si capisce dal flipper in area che favorisce Nicoletti. La carambola su Schmidt è un assist involontario per la numero 21 che la mette in buca da pochi passi, a seguire la solita Amparo che si prende il lusso di riscrivere un’altra volta le leggi: il suo è addirittura un doppio gol dell’ex. Da segnalare anche un legno di Guidotti: “Era più difficile prenderlo che segnare”, si giustificherà a fine gara. Shindler incrocia le braccia e scuote la testa: anche il portiere di movimento è stato un buco nell’acqua.

Ana Carolina

Ana Carolina, una delle migliori in campo al PalaSantaFilomena

“Se continuano così…” , è il mormorio che mi arriva dagli spalti. E il guaio per la Ternana è che il Montesilvano continua davvero. D’Incecco si infila tra le linee e incrementa il bottino centrando l’angolino alla destra di Mascia, lo stesso che punta Borges quando finta il tiro dal limite, la sposta sul destro e chiude sul primo palo: 6-0 tanto netto, quanto inaspettato alla vigilia. “Cappotto” si direbbe, se fosse una partita di calcio balilla. E sulla chat piovono commenti nostalgici di parte umbra: manca soprattutto Maite (ora al Pescara), ma il cuore rimane rossoverde nella buona e nella cattiva sorte.
“Giornata buia, capita. Sempre orgogliosi delle Ferelle”, si dicono tra loro i tifosi, salutandoci. La notte porterà consiglio a tutti.
Oggi si valuta tutto con più calma: non sarà una sconfitta a compromettere un campionato, né tanto meno un successo ad ipotecarlo. Lo sa lo Ternana e lo sa bene anche il Montesilvano, che pur ha faticato lo stesso a prender sonno. E confesso che anche io – da abruzzese – sono rimasta a sognare ad occhi aperti ancora un po’.

DANIELA SABATINO, BOMBER HOMEMADE – Mentre il Montesilvano costruiva la sua impresa, un’altra abruzzese – in Portogallo – viveva la sua notte magica con la maglia della Nazionale Italiana di calcio: si tratta di Daniela Sabatino, attaccante del Brescia nata ad Agnone (Molise), ma originaria di Castelguidone, una frazione di 300 anime nella Comunità montana Alto Vastese, nella provincia teatina che ospita le biancazzurre di Marzuoli.
Daniela orbita a centrocampo quando parte l’azione che decide il match: Bonansea vola in banda e la mette in mezzo per Sabatino che sbuca con un sinistro vincente. O forse è proprio la palla a sbucare dalla parti di Sabatino, tanto è forte il feeling con il gol. E’ da quando aveva 15 anni, d’altronde, che “alta tensione” (la chiamano così) continua a gonfiare la rete: il primo centro lo rifila al Milan nel 2000, in Serie A con la maglia del Campobasso. Poi ancora gol a valanga con Casalnuovo, Monti del Matese Bojano e in Svizzera con il Rapid Lugano, prima del ritorno nella massima serie nella fila della Reggiana.
E’ qui che Sabatino diventa leggenda: 61 gol in 88 partite e la vittoria della Coppa Italia nel 2008/2009, ai rigori contro la Torres. Soddisfazione di gruppo, ma anche personale: va a segno in tutte le gare disputate dalla Reggiana nella competizione. Al Brescia le cose vanno anche meglio, se possibile: titolo di capocannoniere della Serie A, ex aequo con Patrizia Panico nel primo anno con le rondinelle, ma – dal 2010 ad oggi – sono già più di 150 le reti segnate con i colori biancoblu. In mezzo a tutto questo, c’è anche tanto Azzurro. Corsa, carattere e coraggio sono le caratteristiche mette a disposizione di coach Milena Bertolini. E poi naturalmente il marchio di fabbrica: altri 16 gol, incluso quello che potrebbe  spalancare le porte del Mondiale alla nostra Nazionale. Da leggenda a mito. C’è ancora più gusto, oggi, ad essere abruzzesi.

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