Pari e patta, ma il gusto è quello dolce di un punto blindato proprio allo scadere dopo 7′ di disperata rincorsa. Perché lo Stone Five Fasano ce l’ha messa davvero tutta: denti stretti per far fronte all’emergenza assenze e spalle larghe per resistere agli urti di uno Sporting Lokrians agguerrito.
“Fare risultato in extremis ha sempre un gusto particolare. Ma la cosa che mi è piaciuta di più questa domenica – analizza il match Tonia Di Turi – è che anche quando siamo andate in svantaggio, non abbiamo mai smesso di crederci e alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo con il portiere di movimento. Sull’ultimo attacco abbiamo addirittura sfiorato il gol-partita, tutto sommato però credo che il pareggio sia stato giusto”.
Dopo 7 anni lontana da casa (2 con la Ternana, 1 con L’Acquedotto, 3 col Montesilvano e 1 con la Lazio), la laterale di Conversano è finalmente pronta a godersi il suo ritorno in Puglia all’interno di un gruppo che punta a ben figurare nel massimo campionato nazionale.
In barba ad infortuni e burocrazia: fuori capitan Lacirignola e Gelsomino, ancora indisponibili – invece – il portiere Gaby Pasinato e l’universale Carol Cenedes (entrambe in attesa del transfer).
Una situazione che risolverà il tempo, intanto alle porte c’è lo scontro diretto contro la Bellator Ferentum: anche questa volta lo Stone Five Fasano si vedrà costretta a fare di necessità virtù.
“Veniamo da una gara che ci ha dato grossa carica e ci sono punti importanti in palio. Quella romana è una squadra alla nostra portata, ma – taglia corto Di Turi – un nome vale l’altro: la concorrenza è spietata e noi dobbiamo puntare a raccogliere più punti possibili”.