Sport

Angelana, mister Pierini: «Dimostriamo che non siamo una sorpresa»

Il tecnico umbro a poche ore dall’esordio di domani in Coppa Italia contro  la Vis Fondi: «Dobbiamo semplicemente fare quello che facciamo ogni domenica, vietato snaturarci. Il fattore mentale è quello più importante».

Da squadra che doveva giocarsi anonimamente il suo campionato a rivelazione della stagione. Ne ha fatta di strada l’Angelana di Simone Pierini. E non casualmente. Reduce dal netto 8-1 rifilato al Borussia, le umbre non vogliono fermarsi qui. Domani c’è l’esordio in Coppa Italia in quel di Lamezia, avversario di turno la Vis Fondi. Una competizione che rappresenta la ciliegina sulla torta di un’annata comunque da raccontare. E uno degli artefici non può che essere il suo condottiere ternano, quel mister Pierini bravo e umile a rimettersi in gioco parlando solo attraverso i risultati, unica cosa che conta in qualsiasi sport. E la sua Angelana di risultati ne ha ottenuti. Attualmente al secondo posto in classifica, in piena orbita Elite, con una Coppa da giocare tra poche ore. L’Angelana riparte da qui, quindi: dall’entusiasmo, conditio sine qua non di un gruppo destinato a far parlare ancora di sé. E per quanto la Coppa possa sembrare un discorso riservato alla Real Sandos, assoluta favorita, bisogna crederci. Perché crederci è alla base di ogni obiettivo. Anche perché la sconfitta delle pugliesi nel derby contro la Dona Style sembra aver ricalibrato un po’ di cose. Sembra, perché una sconfitta ci può stare. E quindi? L’Angelana – come tutte le altre – chi interpreterà in questa Final Eight? Tuttavia “chi” è soltanto la forma conseguente alla funzione, quello che l’Angelana dovrà essere è semplicemente una Squadra. S maiuscola.

Simone, ci siamo: la Coppa è alle porte. Sensazioni ed emozioni?

«Bellissime sensazioni. Per quanto mi riguarda un piccolo tuffo nel passato, quando ho fatto la F8 con la Ternana. Mi ritornano quindi tensione ed emozione, la parte più bella di fare sport. Quest’ansia e quest’attesa che mi mancavano. Tutto bello, davvero. E c’è ovviamente un filo di emozione».

L’obiettivo qual è? Fare solo bella figura o….

«Penso che non possa esistere un obiettivo. Dobbiamo dimostrare a tutti che la nostra partecipazione a questa Coppa e i risultati ottenuti finora non sono stati qualcosa di casuale o inaspettato. Abbiamo tante ragazze che fanno la prima volta questa competizione, per alcune sarà forse l’ultima, chissà. Andiamo giù con l’obiettivo di dire la nostra, forse questa è la frase più giusta».

Si inizia dalla Vis Fondi. Gara rognosa.

«Il Fondi è una squadra organizzata costruita per fare il salto di categoria. Poi come succede spesso e volentieri, la stagione può riservarti sorprese e in questo momento magari sono indietro rispetto alla tabella di marcia. Ma c’è un allenatore valido e giocatrici altrettanto valide. Comunque non ci sono partite facili in questa competizione, sarebbe da sciocchi pensare una cosa del genere. Sono finali nelle finali, partite a sé stanti».

La Real Sandos sembra non avere rivali. Ma nell’ultima partita di campionato ha dimostrato di essere “umana”. Continua però ad essere inarrivabile?

«Sulla carta è la squadra che dei tre gironi è stata costruita per distruggere tutto. Sicuramente una delle favorite, non bisogna nascondersi. Umana? Ci può stare perdere una gara contro un’altra ottima squadra come la Dona Style. Sicuramente è la favorita, a mio modo di vedere e senza nulla togliere alle altre. Così come è certo che anche loro dovranno fare una partita perfetta contro il Maracanà, proprio per l’imprevedibilità di partite come queste della Fina Eight».

Quali saranno i punti di forza della tua Angelana in questa F8?

«La mia squadra non si dovrà snaturare. Dobbiamo fare quello che facciamo ogni domenica, anche se non sarà una partita come tutte le altre. Rimanere umili e portare il massimo rispetto a sé stessi e al nostro avversario. Dobbiamo dare il 1000%, poi se il destino vorrà che dovremo andare avanti ben venga, se così non sarà allora dovremo uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto quello che potevamo. Ripeto, il nostro atteggiamento di ogni partita. Rimanere noi stessi sarà la chiave di volta».

Tu conosci molto bene questo tipo di competizione. Saperla gestire dipende da un mix di fattori.

«Ho avuto la fortuna di arrivare fino in fondo in questo tipo di competizione con la Ternana e questo, come dici tu, dipende da una serie di fattori. Quello mentale, per esempio, gioca un bel ruolo. Tre gare in tre giorni sono un bel banco di prova in termini di voglia e adrenalina. Bisogna viverla minuto dopo minuto, senza fare troppi programmi, a 300 all’ora. Quindi ripeto che il fattore più importante è la testa, è quella che fa girare gambe ed è quella che comanda tutti i tipi di gesti tecnici che ogni giocatrice possa fare».

Un tuo messaggio personale alla squadra.

«Siate folli. Se saremo folli, qualche soddisfazione riusciremo a togliercela»

 

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

To Top