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#Occhinegliocchi, Bellucci presenta Troiano: “E’ come la Nutella”

Bellucci

RUBRICA – Tutta la comicità di Diana nel ritratto della sua compagna di squadra e coinquilina: “La sua caratteristica? Quella di modificare da un secondo all’altro ogni tipo di schema, rendendolo comunque efficace. Cerco di litigarci, ma finisce sempre a ridere…”

Cosa ci fanno una romana e due venete allo stesso tavolo in un caldo pomeriggio d’estate? No, non è l’incipit di una barzelletta, ma il racconto del primo incontro tra Diana Bellucci e Jessica Troiano, che di lì a poco sarebbero entrate nel Montesilvano, mediato dalla già biancazzurra Giorgia Benetti.

“Correva l’estate 2013 e mi trovavo nella riviera pescarese in attesa di poter parlare con la società del il mio possibile trasferimento qui. Mentre bevevo il mio spritz- racconta Diana – ecco Giorgia e un’amica, Jessica per l’appunto. La prima cosa che mi chiesi fu cosa avesse in testa al posto dei capelli e la seconda cosa ci facesse anche lei a Pescara: il suo marcato accento nordico o forse uno spritz di troppo mi resero difficile la comunicazione, ma capii che anche lei doveva discutere del suo futuro in Abruzzo. Se solo avessi saputo prima che quella ragazza sarebbe diventata il mio più grande incubo – aggiunge con un sorriso la numero 23 – probabilmente l’avrei uccisa o per lo meno non avrei firmato io”.
Si fa per ridere naturalmente, perché in poco tempo il rapporto tra le due – che condividono anche casa – si fa via via più solido.
“Pulita, pignola, iperattiva, grande lavoratrice, positiva, generosa, simpatica, spigliata e non solo per i capelli. Jessica è la coinquilina perfetta”.

In campo, invece, sono cane e gatto. “E’ sbadata, confusa, snodata e imprevedibile. La definirei un po’ come la Nutella: se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Forse le voglio bene proprio perchè “odiarla” sarebbe troppo facile, specie quando abbassa la testa e inizia a correre dietro la palla senza rendersi conto che magari è in squadra con te”.

Borbotta Bellucci, ma in realtà se la ride sotto i baffi.
“La caratteristica peculiare di Troiano è quella di modificare da un secondo all’altro ogni tipo di schema, rendendolo comunque efficace. Non so se durante gli allenamenti sia peggio averla in squadra o contro, ma una cosa è certa: non riesco mai a litigarci, perché tutto sfuma sempre in una grossa risata. Senza dirlo ad alta voce – chiosa la giocatrice – sono davvero felice di averla conosciuta e di poter condividere con lei questi colori”.

Ufficio Stampa

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