Stick to what you know best.

Writing.
Un post-it giallo, di quelli che dovresti farti ingrandire e incollare sulla parete.
Dovresti ripetere più spesso che è importante: “rispettare te stesso abbastanza da allontanarti da qualsiasi cosa non sia più funzionale alla tua vita, non ti faccia crescere o ti renda felice”.
Troppe volte in passato, hai accettato situazioni spiacevoli per il bene di un disegno più grande, per un ideale o per una visione.
Ti sei accorto, non abbastanza in fretta, che nessuno è capace di realizzare un sogno o un ideale se non ha come compagna di viaggio la serenità.
Spesso hai scritto di vita e di football, perché più che in ogni altro sport le similitudini sono facili da comprendere, i punti di contatto infiniti e molte volte casuali. Nella vita, di tutti in fondo, s’incontrano ostacoli.
Un po’ come un runningback che trova il suo corridoio di corsa bloccato. Non serve nessun proposito esitare davanti all’ostacolo, chiedersi perché il tuo compagno non ha bloccato il difensore, perché non puoi correre come avevi progettato di fare. Le incertezze che portano all’inazione, permettono al difensore di placcarti, di batterti. Dovresti invece imparare a rimbalzare sul tentativo di blocco, una piroetta all’esterno e ti liberi cercando un altro angolo dal quale attaccare il tuo avversario, una nuova via per batterlo. Nella vita è inutile insistere davanti ad una porta chiusa, sostare per troppo tempo davanti ad un ostacolo, perdi soltanto del tempo prezioso. Il filo della tua vita è troppo corto per annodarlo intorno agli ostacoli della vita, portalo lontano invece, cerca un varco verso la libertà.

“Don’t waste words on people who deserve your silence. Sometimes the most powerful thing you can say is nothing at all.”

Scegli per una volta di non gettar via altre parole, di conservare qualcuna di quelle voci che la vita ti mette intorno e che ti attraversano il cuore.
Umberto Eco diceva: “per sopravvivere abbiamo bisogno di raccontare delle storie” ed in fondo al tuo cuore c’è stampata la medesima frase.
C’è sempre una nuova storia che si compone nella tua testa ma c’è bisogno del silenzio per poterla ascoltare bene, di un taccuino sul quale appuntarla e del tempo per scriverla. Hai scoperto che sulla linea laterale di un campo da football scorrono e s’intrecciano storie meravigliose ma se t’avvicini troppo e gratti via la polvere della superficie spesso quello che trovi non è piacevole, per nessuno dei tuoi sensi. Un bravo cantastorie non presenterà mai al suo lettore le risposte che cercano, piuttosto sarà capace di sollevare le giuste domande, questo è il vero fascino della scrittura, la capacità di raccontare agli altri quello che in fondo è, sotto gli occhi di tutti.

See you around girls…