Football Americano Femminile

Let It Fly

Se t’avvicini al tuo cuore e ti fermi ad ascoltarne il battito, questa storia potrebbe parlare di te, oppure no. Potresti trovare pezzetti di te, dove tu solo li puoi trovare. Pensare che parli di persone che conosci ed invece parla proprio di te. Potresti riconoscerne i luoghi e scoprire invece che ti sono sconosciuti. Potresti perderti tra le righe ma finire con il ritrovarti proprio lì, alla fine del viaggio che è nascosto tra questi tratti.

Ti siedi in terra, non riesci proprio a visualizzare un punto di contatto. Donne con l’armatura da football americano? In Italia? Hanno perfino un pallone, di quelli ovali così diverso da quello da rugby. Hai l’impressione che non abbiano la minima idea di quello che fanno, eppure, l’impegno profuso in ogni gesto maldestro, in ogni azione mal riuscita, è qualcosa difficile da ignorare. Quell’ entusiasmo è quasi contagioso. Si sono scoperte ormai alla soglia dei trent’anni capaci in uno sport di cui non importa davvero a nessuno. Protagoniste, di questo piccolo mondo fatto di campi di periferia, con solo parenti e amici sugli spalti, sabbia e ghiaia fine. Le accompagna quel freddo che taglia vigliacco il viso e non riesci nemmeno a capire, da dove arriva.
Le osservi con attenzione, con quella curiosità che ti pizzica il cuore, quella che arriva sempre, quando trovi una storia dimenticata in qualche angolo.
Hanno fretta d’imparare di diventare “grandi”, un po’ come quei bimbi che hanno fame del mondo, di conoscenza e d’avventura. Così a queste ragazze non basta più solo vincere, vogliono apprendere i segreti di questo sport, conoscere, imparare e poi dominare in campo. Trovano ogni attimo disponibile, attingono da ogni fonte possibile, per migliorare, non solo atleticamente ma anche tecnicamente.
Chiedono spesso: “perché?”, vogliono comprendere le sfumature del gioco. Già, per essere vincenti l’unica via è la dedizione, completa.
Parlano di football, quando spesso, molte altre donne parlano di trucco e parrucchiere. Investono energie emotive, in ogni aspetto di questo sport. Troppe forse, ma sono donne, non possono che essere meravigliosamente passionali. Questo è il loro mondo adesso, nel quale vogliono essere le migliori.
Se hanno un giorno libero, non rimangono a letto, chiamano le amiche, le compagne di squadra e corrono in un parco, tra mamme con i bimbi e anziani con i loro cani.
Indossano le armature e cercano di ripetere i gesti appresi in allenamento. Provano, di continuo. Si disperano e s’infuriano, quando non è tutto perfetto, come se fosse davvero così importante.
Eri lì quando la palla ballonzolava in aria e cadeva scegliendo un posto a caso, lontano dal ricevitore.
Raccoglievi gli sguardi, i sorrisi e la frustrazione di non riuscire in qualcosa che sembrava all’apparenza davvero semplice, essenziale e perfino naturale.
Eri lì anche quando eri lontano, nei racconti di gonfiabili colpiti allo sfinimento, di esercizi mandati a memoria per diventare quello che gli altri ti dicevano non potevi di certo diventare.
L’hai ascoltata raccontarti un aneddoto, visto in un qualche docufilm, nel quale un giocatore veniva preferito a quello con maggiore talento potenziale, perché “un giocatore si sceglie per quello che è ora non per quello che può diventare”.
Quella frase si è stampata nella tua mente, per sempre.
Lividi. Dolore, caviglie gonfie e dita rotte.
La moneta con cui tutte, pagano in contanti, la loro passione. Quante donne conoscete disposte a girare con i lividi sulle braccia. Capaci poi di vantarsene al pub mentre tra una birra e un hamburger gigante parlano del prossimo avversario, di uno schema o del soprannome da affibbiare alla nuova compagna di squadra.
Diventano una famiglia, di quelle vivaci, nelle quali si discute animatamente. Tutto però, viene abbandonato oltre la linea laterale, perché anche se fatichi a sopportarla, lei è tua sorella. Sempre meglio di quella, con una divisa diversa che ti aspetta ora, schierata di fronte a te.

 

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

To Top